Le galassie

Una galassia è un gruppo di miliardi di stelle tenute insieme dalla forza di gravità e lo spazio interstellare, non completamente vuoto, contiene materia interstellare diffusa costituita prevalentemente da idrogeno.

La nostra Galassia è la Via Lattea e, si stima, sia formata da circa duecento miliardi di stelle. Solo un secolo fa, agli inizi del 1900, si pensava che la nostra Galassia costituisse tutto l’Universo. A partire dal 1920, la costruzione di nuovi e più potenti telescopi consentì di scoprire che nell’Universo ci sono miliardi di altre galassie.

Nel 1924 l’astronomo americano Edwin Hubble riuscì a dimostrare che non tutte le nubi biancastre visibili in cielo con un telescopio sono interne alla Via Lattea. Hubble, utilizzando il telescopio dell’osservatorio di Monte Wilson nella contea di Los Angeles in California, uno dei più potenti dell’epoca, osservò quelle che si supponeva essere nebulose. Scoprì invece che molte erano galassie come la nostra, poste ad enormi distanze e perciò difficili da riconoscere come tali. Poi si scoprì che le più vicine alla Via Lattea sono visibili dall’emisfero meridionale della Terra e sono le Nubi di Magellano (fig. in basso), dal nome del grande navigatore che, tra il 1518 e il 1521, per primo riuscì nella circumnavigazione del globo, come annotò con precisione Antonio Pigafetta nel suo diario di viaggio.

Poiché le galassie osservate erano strutturate in modi diversi, Hubble sviluppò uno schema per classificarle in base alla loro forma. Ancora oggi le galassie sono classificate secondo quello schema proposto da Hubble nel 1926.

a) Le galassie ellittiche hanno una forma sferica o ad ellissoide, di dimensioni molto variabili, da una massa di qualche milione di volte quella del Sole, fino a migliaia di miliardi di volte più grande di quella del Sole. A seconda della forma più o meno schiacciata, sono indicate con le sigle E0 (sferiche), E1, E2, fino ad E7 quelle più schiacciate. Maffei 1 è una galassia ellittica che dista circa 10 milioni di anni luce dalla Via Lattea. M87 (Virgo A) è una galassia ellittica gigante, visibile nella costellazione della Vergine, con una quantità di stelle molto più elevata di quelle appartenenti alla Via Lattea.

b) Le galassie a spirale (S), si stima siano le più diffuse nell’Universo, hanno le stelle più vecchie verso il centro e quelle più giovani nelle zone periferiche e nei bracci a spirale. Andromeda (M31) è una galassia a spirale che dista circa 2,5 milioni di anni luce da noi ed è l’oggetto celeste più lontano visibile ad occhio nudo (fig. in basso).

c) Galassie a spirale barrata (SB),nelle quali la parte centrale è attraversata da una barra più o meno evidente. Dal 2005, grazie alle osservazioni con il telescopio spaziale Spitzer, è stato scoperto e dimostrato che la Via Lattea è del tipo a spirale barrata, con un diametro di circa 100.000 anni luce e, nel suo rigonfiamento centrale, uno spessore di circa 5000 anni luce. Il sistema solare si trova in una zone periferica denominata Braccio di Orione, distante circa 28.000 anni luce dal centro, dove si trova un buco nero super-massiccio con una gravità enorme, intorno al quale ruote l’intera Galassia.

Di solito le galassie si trovano riunite in gruppi. La Via Lattea, insieme ad Andromeda e ad una ventina di altre galassie costituisce un ammasso denominata Gruppo Locale.

d) Le galassie irregolari non hanno una forma ben definita. Le Nubi di Magellano sono due piccole galassie irregolari che “orbitano “ intorno alla Via Lattea, come se fossero sue satelliti.

Il video presenta le galassie M81 e M82. La galassia M81 fu scoperta da Johann Elert Bode nel 1774, infatti è chiamata anche galassia di Bode. Successivamente, nel 1781, Charles Messier la inserì nel suo celebre catalogo col numero 81, da qui il nome di M81. Si tratta di una galassia classificata come SA secondo la classificazione di Hubble. M82 è una galassia a spirale barrata ed è detta anche galassia sigaro per la sua conformazione allungata.

I numeri dell’Universo

     Cosa sono? Tre video, tre puntate sull’evoluzione dell’Universo conosciuto a partire dal Big Bang, basate sui numeri e sulle costanti che caratterizzano le leggi che governano il cosmo. I tre video, secondo me imperdibili per gli studenti della scuola secondaria, sono stati predisposti dalla TV dell’Agenzia Spaziale Italiana (http://www.asitv.it/).

Prima parte: da zero a quasi 1 (7 min circa);

Seconda parte: da 1 a 800 (7 min e 30 sec circa);

Terza parte: da 300.000 all’infinito e ritorno (6 min circa).

     I video, oltre che su http://www.asitv.it/ nella scheda Educational, sono presenti anche su Youtube, Parte prima: da zero a quasi; Parte seconda: da 1 a 800; Parte terza: da 300.000 all’infinito e ritorno. Numeri enormi, come quelli dei 500 milioni di pianeti extrasolari stimati dagli astronomi e che orbitano intorno ad altre stelle, solo nella zona potenzialmente abitabile della nostra Galassia. Quanti pianeti ci sono nelle oltre 100 miliardi di galassie dell’universo osservabile? D’altra parte già quasi 500 anni fa Giordano Bruno (1548 – 1600) scriveva che “esistono innumerevoli Soli, innumerevoli Terre ruotano attorno a questi similmente a come i sette pianeti ruotano attorno al nostro Sole”. Fu condannato al rogo per eresia e le sue intuizioni, il suo modo di intendere il rapporto Dio-mondo e la sua vita finirono bruciati a Roma in Piazza Campo de’ Fiori nel 1600, pochi anni prima che Galileo costruisse e puntasse il suo cannocchiale verso il cielo.

     Particolarmente interessante sul piano didattico anche la storia delle missioni italiane nello spazio, iniziate nel 1964 e rappresentate su una linea del tempo interattiva: http://www.asi.it/it/storia .