Parco del Po e della Collina Torinese

     Lo scorso anno l’Italia aveva fatto tredici. Qualche settimana fa da tredici si è passati a quattordici: sono diventate 14 le Riserve della Biosfera dell’UNESCO localizzate in Italia. L’ultimo riconoscimento ha riguardato il Parco “Po e Collina Torinese”, assegnato durante la quarta edizione del MaB (Man and Biosphere), Congresso Mondiale UNESCO per le Riserve “Uomo e Biosfera”.

Le Riserve della Biosfera italiane sono, in ordine cronologico rispetto al loro riconoscimento:

– Circeo (Lazio) 1977
– Collemeluccio-Montedimezzo (Molise) 1977
– Miramare (Friuli Venezia Giulia) 1979
– Cilento e Vallo di Diano (Campania) 1997
– Somma-Vesuvio e Miglio d’Oro (Campania) 1997
– Valle del Ticino (Lombardia-Piemonte) 2002
– Arcipelago Toscano (Toscana) 2003
– Selva Pisana (Toscana) 2004
– Monviso (Piemonte) 2013
– Parco Nazionale della Sila (Calabria) 2014
– Parco del delta del Po (Emilia Romagna – Veneto) 2015
– Appennino Tosco-Emiliano (Toscana – Emilia) 2015
– Alpi Ledrensi e Judicaria (Trentino-Alto Adige) 2015
– Po e Collina Torinese (Piemonte) 2016.

     Il riconoscimento è molto significativo perché è il primo in Italia ad essere in un’area metropolitana fortemente antropizzata, con oltre un milione e mezzo di abitanti. L’interesse naturalistico del Parco Po e Collina è elevato sia per la ricchezza delle acque, nell’area c’è la confluenza di tre fiumi: Po, Stura di Lanzo e Dora Riparia, sia per le colline ricche di boschi e fauna (Parco della Confluenza).

     Il Parco Po e Collina Torinese si estende su un’area di oltre 170.000 ettari, acque comprese, che offre occasioni di miglioramento della qualità della vita dei cittadini dell’area metropolitana interessata promuovendo attività legate allo sport e alla salute. Ma anche le attività economiche, agricole e quelle legate alla cultura e all’enogastronomia stanno diventando sempre più rilevanti. Sono numerosi gli itinerari di visita e i servizi proposti per l’educazione ambientale rivolti alle scuole.

     Questo ambìto riconoscimento assegnato il 19 marzo scorso a Lima (capitale del Perù) è anche un forte stimolo per gli amministratori e l’Ente di gestione per preservare e migliorare l’ambiente dell’area, anche perché ogni dieci anni è previsto un report di verifica degli standard richiesti per l’appartenenza alle Riserve della Biosfera.

Per saperne di più: http://www.parchipocollina.to.it/ . I principali punti di interesse.

Nell’immagine: una veduta aerea della confluenza della Stura di Lanzo nel Po e della Riserva del Meisino. Crediti: www.parks.it

Giornata mondiale degli insegnanti

stima-insegnanti-300x218     La giornata mondiale dell’insegnante venne stabilita dall’UNESCO nel 1993 e si celebra il 5 ottobre. Già allora, emergeva in varie parti del mondo la necessità di apprezzare e riconoscere meglio il delicato ruolo dell’insegnamento, volto alla formazione, istruzione ed educazione delle nuove generazioni in un contesto caratterizzato da numerosissimi e veloci cambiamenti. Avere buoni educatori, magari stabili sulle classi, insieme all’insostituibile ruolo che deve svolgere la famiglia, è considerato fondamentale per un equilibrato sviluppo dei giovani.

Il portale la tecnica della scuola ieri ha proposto un sondaggio in rete, che non ha pretese scientifiche, ma dalle prime risposte risulta ancora una volta la scarsa considerazione nella società italiana per questo lavoro difficile e mal retribuito.

Intanto, secondo l’Unicef, l’UNESCO e l’Ufficio sul lavoro dell’ONU (IlO), in alcuni Paesi del mondo c’è una mancanza cronica di insegnanti, almeno 1,4 milioni solo per la scuola elementare. A questo si aggiunge la mancanza di risorse necessarie alla loro formazione. La conseguenza? Almeno 250 milioni di bambini che, pur avendo frequentato da uno a quattro anni di scuola, non hanno acquisito gli elementi di base dell’istruzione primaria.

 

Langhe-Roero e Monferrato sono patrimonio UNESCO

Langhe-Roero-300x204     Un’area estesa su alcune decine di comuni di queste zone, “I Paesaggi vitivinicoli di Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato” ieri a Doha nel Qatar ha ricevuto un importante riconoscimento: è entrata nel patrimonio ambientale e artistico dell’umanità, la  World Heritage List dell’Unesco.  È il cinquantesimo sito italiano che entra in questa speciale lista, nessun altro Paese ha ricevuto tanti riconoscimenti. Questa volta è stata premiata e riconosciuta la particolarità paesaggistica, agricola e culturale di un territorio a vocazione prevalentemente vitivinicola.

Borgo_Langhe-300x180    Viene riconosciuta una tradizione agricola secolare che ha modellato il paesaggio abbellendolo, senza deturparlo, dove il rapporto uomo-natura ha determinato negli ultimi decenni produzioni agricole “armoniose” e redditizie al posto di un’agricoltura di sopravvivenza. Nella motivazione data, si legge che queste zone sono considerate “una eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino”.

frumento_collina-300x225     Il progetto che portò alla candidatura di queste zone partì nel 2003 e, anno dopo anno, divenne sempre più consistente. Finalmente è arrivato il riconoscimento, non solo al paesaggio vitivinicolo, ma anche ad edifici storici: castelli, borghi caratteristici e chiese. Un segnale di forte apprezzamento per l’intera comunità che ha abitato, lavorato e/o che tuttora abita e lavora nelle Langhe-Roero e nel Monferrato.

Video sulla candidatura dei “Paesaggi” (9 min)

Monteu-Roero

Langa, Roero e Monferrato

 

Due importanti riconoscimenti all’Etna e al Monviso

Etna-da-satellite-237x300      L’Etna, il vulcano più alto d’Europa e uno dei più conosciuti al mondo, ieri, giorno del solstizio d’estate, è stato riconosciuto dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Perché è uno dei vulcani più documentati al mondo, con scritti risalenti anche a 2700 anni fa, e perché è una destinazione privilegiata per la ricerca e per l’istruzione. Nelle motivazioni si legge anche che “la sua notorietà, la sua importanza scientifica e i suoi valori culturali e pedagogici sono d’importanza mondiale”. Sull’Etna ho già scritto in questo blog: L’Etna, le Eolie e il MarsiliL’Etna dà spettacolo.

MABshadow-for-printing-jpg-300x298     Invece del Monviso non ho mai scritto ed è il momento di farlo, perché anche questa superba montagna, visibile da tutta la pianura piemontese, meno di un mese fa ha avuto un riconoscimento particolare.  È stato designato nuova Riserva della Biosfera nazionale e transfrontaliera, nel programma UNESCO “Man and Biosphere”.  Transnazionale perché sono interessati il Parco del Po Cuneese e il Parco francese del Queyras ,con la riserva gemella “Mont Viso”.

Questa designazione è stata accompagnata da una condizione: la  sottoscrizione di un accordo di cooperazione tra lo stato italiano e quello francese, che dovrà essere presentato dai Ministeri competenti, entro il prossimo novembre 2013.

Monviso-300x297Nel mondo sono state definite 621 riserve della biosfera, di cui solo 9 in Italia:

         Il Programma “Man and Biosphere” – MaB UNESCO, è nato negli anni settanta con lo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità sul nostro pianeta. Il Monviso era già una delle montagne simbolo del Piemonte e delle Alpi, d’ora in poi sarà anche un simbolo di turismo sostenibile, conservazione della biodiversità, corretta gestione del territorio e cooperazione trasnazionale.

Per saperne di più: http://www.unesco.org/new/en/natural-sciences/environment/ecological-sciences/man-and-biosphere-programme/

http://www.unesco.it/cni/index.php/scienze-naturali/biosfera

L’immagine da satellite della Sicilia, con l’Etna in eruzione, è tratta da: http://taglidotme.files.wordpress.com/2013/04/

 

Cos’è la bioetica?

Non è mia intenzione entrare in un “campo minato” qual è quello della bioetica, soprattutto in Italia per le sue implicazioni religiose, sulle quali non sono affatto preparato. Voglio soltanto segnalare qualche definizione di bioetica a scopo didattico e la Dichiarazione Universale sulla bioetica e i diritti umani, approvata dalla Conferenza Generale dell’Unesco del 2005, con alcuni riferimenti anche alla protezione dell’ambiente, della biosfera, della biodiversità e all’educazione.

     Il termine bioetica indica l’etica applicata alla scienza, incentrata sui grandi interrogativi che riguardano la vita umana, il progresso scientifico e tecnologico. Perciò coinvolge in modo diretto la ricerca scientifica volta, generalmente, alla cura delle malattie e a migliorare la qualità della vita umana.

Una prima definizione venne data da Van Rensselear Potter (1911-2001) nel 1970: “La bioetica è lo studio sistematico della condotta umana nell’ambito delle scienze della vita e della cura della salute, quando tale condotta è esaminata sulla base di valori e principi morali”.

Un’altra si ricava dall’ Oxford English Dictionary, 1989:
“La bioetica è la disciplina che si occupa delle questioni etiche che sorgono come risultato dei progressi in medicina e biologia”.

Una definizione più vicina a noi, nello spazio e nel tempo,  è del Prof. Adriano Vitelli (Primario emerito di Medicina all’Ospedale Molinette di Torino, socio fondatore della Consulta di Bioetica di Milano, Coordinatore della Consulta laica di Bioetica di Torino, già Vicepresidente della Consulta Nazionale), “Bioetica significa specificamente etica riferita alla tutela e al rispetto della vita e al comportamento che ognuno deve tenere a questi fini.
La bioetica comunque nasce in particolare con gli impetuosi progressi della biologia, della tecnologia e della medicina clinica e, in questo quadro, nel rispetto delle scelte che può e voglia fare il malato. 
L’avanzamento degli ultimi decenni in campo di biologia, di tecnologia e di medicina ha reso molto più complesso il problema del rapporto tra malato, medico e strutture sanitarie e prospettive di cura, con la possibilità che vengano proposte terapie e interventi diagnostici che possono infastidire il malato e non dare successi o vantaggi”.

Ciascuno può rendersi conto dell’importanza e della delicatezza dei temi affrontati dalla bioetica: la salvaguardia dell’individuo, la cura delle malattie, il problema dell’eutanasia, quello della ricerca sulle cellule staminali anche embrionali, la procreazione assistita, la fecondazione artificiale, il trapianto di organi, l’ingegneria genetica, la dignità umana, …

In alto o a destra nella colonna si può selezionare la scheda contenente il testo dei principi generali e delle linee guida su bioetica e diritti umani, approvati dall’Unesco. Qui riporto soltanto qualche articolo che ha riferimenti specifici alle scienze, all’educazione e all’istruzione.

Articolo 2. Finalità

Gli scopi di questa Dichiarazione sono:

a) fornire un quadro universale di principi e di procedure atti a guidare gli Stati nella formulazione della loro legislazione e delle loro politiche nel campo della bioetica;

b) orientare le azioni di individui, gruppi, istituzioni e aziende,  pubbliche e private;

c) promuovere il rispetto per la dignità umana e proteggere i diritti umani, assicurando il rispetto per la vita degli esseri umani, nonché le libertà fondamentali, in conformità con il diritto internazionale dei diritti umani;

d) riconoscere l’importanza della libertà della ricerca scientifica e i benefici derivanti dagli sviluppi scientifici e tecnologici, sottolineando allo stesso tempo la necessità che tali sviluppi avvengano nel quadro dei principi etici contenuti in questa  Dichiarazione, che rispettino la dignità umana, i diritti umani e  le libertà fondamentali;

e) alimentare un dialogo multidisciplinare e pluralista sulle questioni bioetiche tutti i soggetti portatori di interessi in materia, nonché nella società nel suo insieme

f) promuovere un accesso equo agli sviluppi della medicina, della scienza e della tecnologia, così come lo scambio maggiore possibile e la rapida diffusione delle conoscenze riguardo a tali sviluppi, e la condivisione dei benefici che ne derivano, con particolare attenzione ai bisogni dei paesi in via di sviluppo;

g) salvaguardare e promuovere gli interessi delle presenti e delle future generazioni;

h) dare rilievo alla biodiversità e alla sua conservazione quale comune responsabilità dell’umanità.

Articolo 4. Benefici e pregiudizio

Nell’applicazione e nell’avanzamento della conoscenza scientifica, la pratica medica e le tecnologie ad essa associate, i benefici diretti e indiretti a vantaggio dei pazienti, dei partecipanti alla ricerca e delle altre persone coinvolte dovrebbero essere estesi al massimo e dovrebbe invece essere ridotto al minimo qualunque danno a carico di tali individui.

Articolo 16. Protezione delle future generazioni

Deve essere data la giusta attenzione all’impatto delle sciente della vita sulle future generazioni, compresa la loro costituzione genetica.

Articolo 17. Protezione dell’ambiente, della biosfera e della biodiversità

Deve essere prestata la dovuta considerazione all’interconnessione tra esseri umani e altre forme di vita, all’importanza dell’accesso appropriato all’utilizzo delle risorse biologiche e genetiche, al rispetto per le conoscenze tradizionali  e per il ruolo degli esseri umani nella protezione dell’ambiente, della biosfera e della biodiversità.

Articolo 20. Valutazione e gestione del rischio

Deve essere promossa la valutazione del rischio e la gestione del rischio in campo medico, delle scienze della vita e nelle tecnologie associate.

Articolo 23. Educazione, formazione e informazione in materia di bioetica

1. Al fine di promuovere i principi stabiliti da questa Dichiarazione e di raggiungere una migliore comprensione delle implicazioni etiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, in particolare a vantaggio dei giovani, gli Stati dovrebbero impegnarsi ad alimentare l’educazione in materia di bioetica e la formazione ad ogni livello, nonché ad incoraggiare programmi di informazione e di diffusione delle conoscenze in materia di bioetica.

2. Gli Stati dovrebbero incoraggiare la partecipazione in tale sforzo di organizzazioni intergovernative internazionali e regionali, delle organizzazioni non-governative regionali e nazionali.

Nell’immagine: cellule staminali al microscopio elettronico. Da:  bioethics.virginia.edu/

Qualche storica indicazione bibliografica: V. R. POTTER, Bioetica. Ponte verso il futuro ( 1971 ), Messina, 2000. Qualche sito specifico:

http://www.bioetica.it/

http://www.portaledibioetica.it/

http://www.istitutobioetica.org/