L’uomo e le malattie delle piante

tumore-betullaCome gli animali e l’uomo, anche le piante sono colpite da numerosissimi tipi di malattie. Le discipline scientifiche che si occupano di queste malattie sono principalmente due: la “patologia vegetale” e l’”entomologia agraria”. La prima si occupa delle malattie delle piante causate da virus, batteri, funghi, nonché da fattori nutrizionali e ambientali avversi. L’entomologia agraria invece studia malattie e danni causati dagli insetti. Danni causati da altri tipi di animali invece, ad esempio roditori e molluschi, si fanno rientrare nella “zoologia agraria”.

Come per l’uomo, anche per le piante la malattia è qualunque modificazione della struttura e delle funzioni dell’organismo che procura loro un danno. L’uomo però si occupa solo di quelle malattie delle colture che gli procurano un danno economico, oppure di quelle malattie vegetali che possono dare contributi scientifici per la comprensione e la cura delle malattie umane. Uno di questi casi è costituito dai tumori delle piante. Nell’immagine si nota un tumore di notevoli dimensioni (rispetto al fusto), fotografato su una betulla (Betula pendula) in un giardino di Venaria Reale. Con gli anni il tumore è aumentato di volume (ha un diametro di circa 20 cm e, rispetto alla corteccia, è rialzato di circa 7 cm), e la sua superficie esterna è diventata ruvida, bruna e screpolata. La crescita disordinata, incontrollata delle cellule quindi può colpire esseri viventi molto diversi tra loro. Nel caso delle piante però le cause sono soprattutto infezioni di virus e funghi mentre nell’uomo, per quanto ne sappiamo sono soprattutto sostanze chimiche cancerogene (ad esempio il benzopirene contenuto nel fumo di tabacco o l’amianto usato in passato nei manufatti per l’edilizia) o squilibri alimentari, ricchi di grassi e zuccheri e poveri di fibre. Ma perché le piante sono protette dalle sostanze chimiche? Oppure perché alcune piante (è il caso della pianta di tabacco) sviluppano tumori più facilmente delle altre? Dare una risposta definitiva questi quesiti significa dare un valido contributo alla ricerca delle cause e delle cure dei tumori umani. Gli studi si sono concentrati sui fattori di crescita (soprattutto auxina e citochinina) delle piante, che controllano la divisione cellulare e lo sviluppo e il differenziamento delle cellule figlie. Perché alcune cellule iniziano a riprodursi senza controllo e altre no? Perché le cellule delle piante hanno una maggiore protezione contro questo impazzimento riproduttivo? Perché le piante ammalate non muoiono a causa del tumore e perché non si verifica il fenomeno delle metastasi che farebbe propagare il tumore tra le diverse parti della pianta? Se si continuano a negare finanziamenti alla ricerca, questi e molti altri perché rimarranno senza risposta, almeno in Italia. Molte malattie umane difficilmente avranno una cura efficace e la maggior parte dei giovani specializzati continueranno a cercare opportunità per il loro futuro fuori dall’Italia. La cosiddetta “fuga dei cervelli” purtroppo impoverirà sempre più il nostro (bel?) paese.