Quando ci sarà la disponibilità dei vaccini su vasta scala?

The Economist, circa tre mesi fa, in base al numero di vaccini in produzione nelle diverse aziende farmaceutiche che lo hanno sperimentato, ha elaborato una mappa mondiale sui tempi della disponibilità di massa dei vaccini anti covid-19. Si tratta di una stima che consente di prevedere quando si potrà arrivare all’immunità generale verso le gravi patologie associate a questo nuovo virus.

La mappa stima i tempi della disponibilità dei vaccini ma non considera le carenze logistiche e sanitarie di alcuni Paesi, soprattutto africani, che potrebbero ritardare ulteriormente la somministrazione dei vaccini, anche se disponibili. La mappa è stata anche ripresa dalla rivista “Internazionale”, nell’articolo “La diplomazia dei vaccini”, di Thomas J. Bollyky, The Atlantic, Stati Uniti.

Appare evidente che:

Stati Uniti e Paesi europei disporranno di vaccini su vasta scala, adeguati a vaccinare tutta la popolazione, entro la fine del 2021;

Molti altri Paesi (Canada, Messico, Brasile, Perù, Argentina, Cile, Sudafrica, Russia, Turchia, Australia, …) disporranno di un adeguato numero di vaccini entro la metà del 2022;

Dovranno attendere invece la fine del 2022, Marocco, Egitto, Etiopia, Iran, Mongolia, Cina, India, … Questi ultimi due anche a causa dell’elevato numero di abitanti (quasi 1,4 miliardi l’India, ancora di più la Cina);

La stragrande maggioranza dei Paesi africani, ma anche molti del sudest asiatico, del centro e sud America e dell’Asia centrale, avranno la disponibilità di vaccini per tutta la popolazione solo nella prima metà del 2023.

Quindi, per arrivare ad un’immunità globale contro questo virus, occorreranno almeno due anni, considerando che probabilmente come gli altri virus influenzali che colpiscono le vie respiratorie bisognerà modificare e somministrare il vaccino ogni anno. Crediti: Internazionale 1405 del 16 aprile 2021, una rivista che raccoglie settimanalmente il meglio dei giornali di tutto il mondo. https://www.internazionale.it/ .