XXV Salone Internazionale del Libro

salone_libro_torino_02-300x215     Si è aperto oggi, al Lingotto Fiere di Torino e continuerà fino al 14 maggio. Gli eventi in catalogo sono molte centinaia e i relatori migliaia. Paesi ospiti: Spagna e Romania. Il programma degli eventi, stampato ha quasi le dimensioni di un libro. Chi è interessato può scaricarlo e cercare ciò che gli interessa con le date, gli orari e la sala in cui recarsi.

Mi limito a segnalare solo qualche evento a carattere scientifico e/o didattico, qualcuno dei quali si è tenuto già oggi.

Greenpeace. Libri a deforestazione zero. Quanto sono verdi gli editori italiani.

Scuola digitale. A cura del MIUR, Ufficio scolastico regionale per il Piemonte.

N come natura. Alla scoperta dei quattro elementi.

La diagonale stretta (Laboratorio Scienza)

Una rete intorno alla Terra (Laboratorio Scienza)

Presentazione della collana Mathematica (a cura delle Edizioni della Normale), venerdì 11, ore 11,00 spazio autori B.

Strani occhi per guardare la Terra (Laboratorio Scienza), venerdì 11, ore 14,30, laboratori del Bookstock village.

Hydropolis: viaggio culturale tra le meraviglie dell’acqua. Venerdì 11, ore 11,00 biblioteca Calvino lungodora Agrigento 94.

L’Ambiente. Falso progresso e vere innovazioni. Sabato 12, ore 13,30, Sala rossa.

Segnalibri: scrivere scienza. Perché i vulcani si svegliano? Sabato 12, ore 15,00 Arena Bookstock.

Il primo giorno senza cancro. Incontro con Umberto Veronesi. Sabato 12, ore 16,30, Auditorium Lingotto.

Il grande Archimede. Ricordo di Mario Geymonat. Sabato 12, ore 12,30, Spazio autori B.

Molecole d’autore in cerca di memoria. Sabato 12, ore 16,00, Spazio Book.

Storia curiosa della scienza: un modo nuovo e moderno di raccontare il mondo. Sabato 12, ore 18,00, Spazio Book.

A colloquio con la redazione di TGR “Leonardo”. Sabato 12, ore 11,30, Palco RAI.

A colloquio con la redazione di TGR “Montagne”. Sabato 12, ore 16,30, Palco RAI.

Tecnologia Hyst: dagli scarti, cibo ed energia per tutti. Sabato 12, ore 15,30. Biblioteca civica Villa Amoretti, Corso Orbassano 200.

Scienza, fede e diritti. Domenica 13, ore 11,00 Sala blu.

Amianto: un problema solo di Casale? Il lavoro nella storia delle persone e di una comunità. Domenica 13, ore 13,00 Spazio Sant’Anselmo.

Per saperne molto, molto di più: http://www.salonelibro.it/ .

Stasera Itis Galileo, si replica

     Lo spettacolo teatrale “ITIS Galileo” di Marco Paolini, scritto con Francesco Niccolini, trasmesso anche in televisione qualche giorno fa in diretta dai laboratori dell’INFN del Gran Sasso viene replicato stasera, in prima serata su La7. Lo spettacolo ha già avuto un buon ascolto con un milione e mezzo di telespettatori. È avvincente, denso di battute e riferimenti storici. Non parla solo di Galileo e delle sue vicissitudini scientifiche e familiari ma sono ben congegnati i riferimenti a Copernico e al suo Sistema con la centralità del Sole e il moto della Terra. Il suo libro “De Rivoluzionibus” venne pubblicato, non a caso, solo nel 1546 in punto di morte. Conteneva la teoria che nei decenni successivi, dopo numerose e pericolose controversie, avrebbe sbriciolato duemila anni di certezze aristoteliche, tolemaiche e religiose. Si rende giustamente omaggio al grande Keplero, allievo e successore di Tycho Brahe, i cui studi e calcoli permisero allo stesso Keplero di formulare le celebri tre leggi sul moto dei pianeti, pubblicate nel 1609 in “Astronomia nova seu Physica coelestis”. Appaiono ben inseriti nello spettacolo i riferimenti ad alcune opere di Galileo: il Nuncius Sidereus e, soprattutto il “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo”. Non mancano riferimenti e battute sulla sorte di Giordano Bruno e su vicende di attualità, in campo politico e nella didattica e ricerca scientifica. Siamo nel secolo della rivoluzione scientifica, con la nascita della “meccanica” che permise la costruzione di strumenti eccezionali: dal cannocchiale al microscopio.

      Uno spettacolo da vedere per chi non lo ha visto e da rivedere per gli altri.

Nell’immagine: la locandina dello spettacolo.

 

La scienza non è un assoluto

       Riporto un breve articolo di Rita Levi Montalcini, pubblicato in rete  nel 2009 dall’Istituto Superiore di Sanità, Viale Regina Elena, 299 – 00161 Roma. Un pensiero sulla scienza che sicuramente sottoscrivono tanti studiosi, docenti e ricercatori.

     “Fino alla metà del secolo scorso non era ancora possibile parlare di scienza neurobiologica, ossia di una scienza che si occupasse dei molteplici aspetti del sistema nervoso. Agli inizi degli anni ’50 la disciplina biologica oggi nota come neuroscienza era quasi ine­sistente. Un notevole progresso è avvenuto negli ultimi decenni quando aree di ricerca sul sistema nervoso, che in passato erano indipendenti l’una dall’altra, si sono fuse e hanno dato origine alla disciplina oggi nota come neuroscienza. Questo ha sollecitato gli studiosi del settore a sconfinare dal proprio campo e a inte­ressarsi non soltanto dei risultati propri, ma anche a quelli delle aree limitrofe. Il confluire nel campo delle neuroscienze di un numero crescente di ricercatori ha dato motivo di speranza e di fiducia sugli sviluppi di questa disciplina che ha rappresentato la porta d’ingresso e la condicio sine qua non per la conoscenza della struttura e funzione del prodotto finale: il sistema nervoso.

     A quanti oggi ritengono che si debba arrestare l’avanzata del progresso scientifico si deve far presente che la conoscenza è il più alto privilegio degli appartenenti alla specie umana. Tuttavia, l’attività scientifica, in quanto attività umana, è soggetta alla legge etica: la scienza non è un assoluto alla quale tutto deve essere sot­tomesso, compresa la dignità dell’uomo. Se non è pensabile, né accettabile arrestare il progresso della ricerca scientifica, è tuttavia obbligatorio un controllo sull’uso e sulle modalità di applicazio­ne delle scoperte scientifiche e tecnologiche: controllare ma non proibire.

     Gli scienziati non detengono, ovviamente il monopolio della saggezza. La soluzione dei problemi che affliggono l’intero genere umano, fino a porne in pericolo la sopravvivenza, spetta in pari misura a filosofi, uomini di religione, educatori e appar­tenenti ad altre discipline. Il legame tra scienza e morale deve essere consolidato, so­prattutto se gli scopi della scienza sono perseguiti nel­la difesa della vita dell’indi­viduo, come prescritto nel Giuramento di Ippocrate”. Rita Levi-Montalcini

Boncinelli: una breve ma significativa intervista

Boncinelli-300x174     Ieri sera nella trasmissione condotta da Fabio FazioChe tempo che fa” c’è stata un’intervista a Edoardo Boncinelli che presentava il suo ultimo libro “La scienza non ha bisogno di Dio”. Un titolo in parte provocatorio e in parte adatto per le vendite. Purtroppo sono rari i testi discienza presentati da Fazio. Nel volume l’autore propone una definizione di vita e delle sue caratteristiche fondamentali, espone con chiarezza il concetto di vita artificiale, riferita ad esperimenti sui batteri (quelli di Craig Venter del 2010), lontana anni luce dal concetto di vita degli organismi eucarioti pluricellulari. Il testo tocca vari ambiti: scientifico, filosofico, religioso, morale. Boncinelli è autore di numerose altre pubblicazioni di successo, tra le quali “Idee per diventare genetista. Geni, genomi ed evoluzione”, “Mi ritorno in mente. Il corpo, le emozioni, la coscienza“, “Il mondo è una mia creazione”, “La vita della nostra mente”, “Lettera a un bambino che vivrà fino a 100 anni”, ecc.

Per coloro che non hanno seguito l’intervista e anche per chi ha piacere di rivederla  e sentirla, propongo il video (circa 12 min): http://youtu.be/sHY2P0KbMCs