Addio alla Sonda Cassini

7725-Saturn_particles     Dopo vent’anni di servizio con immagini e riprese spettacolari, la sonda Cassini tra pochi giorni entrerà nell’atmosfera di Saturno e si disintegrerà. Le ultime immagini saranno scattate e inviate a Terra il 14 settembre, poi il giorno successivo è prevista la sua fine sul pianeta più ammirato del Sistema solare.

7723-Titan     La missione Cassini, iniziata nel 1997, ha visto il lavoro congiunto di NASA, ESA e Agenzia Spaziale Italiana con lo scopo principale di esplorare e studiare Saturno, i suoi anelli e le sue grandi Lune, soprattutto Titano, Encelado, Rea, Giapeto, Febe, Teti e Iperione. Alcune delle ultime foto inviate da Cassini sono visibili su Wired (di Gianluca Dotti). I dati trasmessi dalla sonda prima della sua fine saranno ricevuti anche dal Sardinia Radio Telescope, vicino Cagliari.

     Per approfondimenti: Gli ultimi giorni di Cassini intorno a Saturno, di Emiliano Ricci (Le Scienze). Invece per una galleria di immagini (come quelle in alto e a lato) e video: https://saturn.jpl.nasa.gov/galleries/images/ . Video del JPL sulla Missione Cassini.

Encelado, satellite irrequieto (e vitale?) di Saturno

Enceladus_geysers-300x185     È la notizia astronomica del mese: pare ormai accertato che nel sottosuolo di  Encelado, uno degli oltre trenta satelliti di Saturno, c’è acqua allo stato liquido.  Encelado venne scoperto da Friedrich Wilhelm Herschel (1738-1822) nel 1789 e per dimensioni (diametro medio di 500 km circa) è solo il sesto satellite di Saturno, preceduto da Titano (5150 km), Rea (1530 km), Giapeto (1460 km), Dione (1120 km) e Teti (1060 km).

Ricordo che  Herschel nel 1781 scoprì anche il pianeta Urano e che divenne famoso per la costruzione di grandi telescopi riflettori oltre che di cannocchiali.

Nonostante le modeste dimensioni e la temperatura superficiale di -180 °C circa, su Encelado sono stati scoperti getti d’acqua (geyser) che congelano appena fuoriescono dalla sua superficie ghiacciata. Nel suo sottosuolo perciò c’è sicuramente almeno un lago d’acqua, a circa 30-40 km di profondità ma non si sa quanto esteso; il fatto che acqua allo stato liquido sia a contatto con le rocce, prevalentemente silicati, alimenta la curiosità di molti, soprattutto astronomi, chimici e biologi.

La conformazione della superficie di Encelado è stata definita con un certo dettaglio nel 2005, quando la sonda Cassini sorvolò più volte questa luna dimostrando la sua attività geologica con i geyser d’acqua emessi dalla sua regione polare sud.

La presenza dell’acqua pone questo satellite al centro dell’attenzione degli astrobiologi. Potrebbero essersi sviluppate nel sottosuolo, dove la presenza d’acqua liquida indica una temperatura al di sopra di 0 °C, molecole prebiotiche o, addirittura, qualche “semplice” forma di vita simile agli archeobatteri? I più ottimisti sono autorizzati a sognare perché l’età dei pianeti del Sistema solare è la stessa: circa 4,6 miliardi di anni e presumibilmente è uguale a quella di molti satelliti. Se fosse così anche per Encelado, tempo per sviluppare qualche forma di vita ce ne sarebbe stato, come anche una fonte interna di calore, se si è mantenuta acqua liquida. Ma a questo punto sono io che sto sognando.

La ricerca con i dati su Encelado, finanziata dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), è stata pubblicata dalla rivista Science ed è stata condotta da un gruppo dell’Università “La Sapienza” di Roma. Sarà difficile trovare conferme o smentite nei prossimi decenni alle suggestive ipotesi dell’esistenza di qualche forma di vita su Encelado: Saturno non è proprio dietro l’angolo, ha una distanza media dal Sole di 1430 milioni di Km. La Terra è a soli 150 milioni di km, perciò Saturno è oltre 1200 milioni di km da noi.

Credits immagine della superficie del polo sud di Encelado: en.wikipedia.org .

Video (in inglese) su Encelado.

Per saperne di più: http://it.wikipedia.org/wiki/Encelado_%28astronomia%29

http://www.wired.it/scienza/spazio/2014/04/04/loceano-nascosto-sotto-encelado-la-luna-di-saturno/