Iran: terremoti e petrolio

Iran_terremoto-300x300      L’altro ieri l’Iran e il Pakistan sono stati scossi da un forte terremoto con epicentro nel sudest dell’Iran. Il sisma ha avuto magnitudo 7,8 della scala Richter e ieri una delle repliche ha raggiunto i 5,7 gradi. A due giorni di distanza il bilancio delle vittime è ancora incerto perché le notizie fornite dalle autorità sono poche. La regione è montuosa e scarsamente abitata e i danni umani dovrebbero essere limitati, ma le costruzioni sono in prevalenza di mattoni e argilla, realizzate senza criteri antisismici.

La magnitudo indica che il sisma è stato il più forte almeno degli ultimi 50 anni. Gli iraniani ormai sanno di dover convivere con una notevole fonte di ricchezza qual è il petrolio e con l’elevata instabilità tettonica del loro territorio. Il numero di terremoti degli ultimi 50 anni e la loro magnitudo ci fa capire che questo Paese è ai primissimi posti nel mondo per sismicità. Infatti oltre a quello di questi giorni, partendo dal 1960 ci sono stati terremoti forti nel:

–        1962, magnitudo 7,2, ha provocato circa 12.000 morti;

–        1968, magnitudo 7,2, con 11.600 morti circa;

–        1972, magnitudo imprecisata, con 5.000 morti circa;

–        1978, magnitudo 7,7, ha provocato 25.000 morti circa;

–        1990, magnitudo imprecisata, circa 40.000 morti;

–        1997, due diversi sismi, magnitudo 7,1, circa 2.600 morti;

–        2003, magnitudo 6,6, circa 31.000 morti;

–        2006, magnitudo imprecisata, circa 26.000 morti.

Perché l’area è tanto sismica? In quella zona del pianeta, al confine con il Pakistan, convergono quattro grandi placche tettoniche: Euroasiatica, Africana, Arabica e Indiana. I loro movimenti agiscono in diverse direzioni e soprattutto le prime due sprigionano forze enormi. Per questo le faglie sismiche sono numerose e importanti. A tutto questo si aggiunge anche la preoccupazione del rischio nucleare perché l’Iran è sotto osservazione e sanzioni delle Nazioni Unite per le sue centrali nucleari, potenzialmente utilizzabili anche per scopi bellici. Ma sia l’AIEA, l’agenzia internazionale per l’energia atomica, sia l’agenzia atomica russa che ha contribuito alla costruzione degli impianti, anche in quest’ultimo sisma hanno escluso che ci siano stati danni.

Video: http://www.youtube.com/watch?v=Crl81NYkNS4&feature=player_embedded