Luna eccezionale al perigeo

Luna_piena_2016     Stasera in alcune zone d’Italia si vedrà una Luna da record, una Luna piena gigante e particolarmente luminosa. Solo in poche Regioni però, nel resto d’Italia le nubi non consentiranno di osservare l’evento.

     La causa principale di questo fenomeno è il passaggio della Luna al perigeo della sua orbita intorno alla Terra, associata alla fase di plenilunio. L’orbita lunare, come quella di altri satelliti naturali dei pianeti del Sistema solare e come le orbite dei pianeti intorno al Sole è un’ellisse. La scoperta della forma delle orbite dei pianeti fu di Giovanni Keplero (1571-1630) che nel 1609 pubblicò la prima e la seconda delle tre leggi che portano il suo nome. Nello stesso anno, Galileo costruì il suo primo cannocchiale e fece le sue prime osservazioni della superficie lunare con disegni abbastanza dettagliati di quanto osservato.

     Durante quest’orbita ellittica della Luna, la Terra occupa uno dei due fuochi dell’ellisse, di conseguenza ci sarà una distanza massima dal nostro pianeta (apogeo,) a circa 405.000 km e una distanza minima (perigeo) a circa 356.000 km. La distanza media è di 384.000 km.

     Oggi la Luna raggiunge proprio questa distanza minima e ci appare la più grande e più luminosa degli ultimi 68 anni. Il prossimo appuntamento con una Luna che presenterà queste condizioni è previsto per il 2034.

     Gli appassionati che non potranno osservarla direttamente per le avverse condizioni del cielo, possono collegarsi in diretta streaming ad uno degli osservatori astronomici che si troveranno in condizioni di osservazione favorevoli. Per seguire la superLuna, le più adatte sono le prime ore della serata: http://www.virtualtelescope.eu/webtv/

Eclissi della Superluna

     Ciclicamente ritornano. Le eclissi avvengono probabilmente fin da quando Terra (raggio medio 6371 km) e Luna (raggio medio 1738 km) si sono formate. Come ho già scritto (vedi Le eclissi), le eclissi avvengono quando c’è un allineamento Sole-Terra-Luna oppure Sole-Luna-Terra.

     L’eclissi che segnalo è quella del prossimo 28 settembre (notte tra il 27 e il 28), un’eclissi di Luna che capita quando quest’unico satellite naturale della Terra si troverà alla minima distanza da noi. La distanza media Terra-Luna è di 384.400 km circa, quella massima è di 406.700 km e si ha quando la Luna è in apogeo, quella minima (nel perigeo) è di 364.000 km. Le differenti distanze sono dovute all’orbita ellittica intorno alla Terra, percorsa dalla Luna in rotazione sincrona, cioè con la durata identica di rotazione intorno al proprio asse e rivoluzione intorno alla Terra: 27 giorni, 7 ore e 43 minuti. Le diverse distanze della Luna, durante la sua orbita intorno al nostro Pianeta, sono state calcolate in base al tempo impiegato da un fascio di raggi laser per percorrere il tratto Terra-Luna e ritorno, dopo essere stato riflesso da un particolare specchio lasciato sulla Luna dagli astronauti dell’Apollo 11.

     Il 28 settembre la Luna si troverà in opposizione e allineata all’asse Terra-Sole e in prossimità del perigeo, mostrandosi più luminosa e con un disco lunare (Luna piena) più grande del 15% rispetto alla media. In questa situazione, l’americano Richard Nolle nel 1979 la definì “Superluna”. Chi osserva raramente e distrattamente gli astri, probabilmente non si accorgerà di alcuna differenza con altre situazioni di Luna piena. Anche la colorazione tenderà al rosa-rossastro per semplici fenomeni fisici dovuti alla riflessione della luce solare, che in minima parte la raggiunge riflessa anche dall’atmosfera terrestre.

     Chi ha voglia di osservare questa Superluna e la sua eclissi dietro l’ombra proiettata dalla Terra deve sperare che la notte tra il 27 e il 28 settembre sia sgombra di nubi. C’è poi un altro particolare: l’eclissi durerà tre ore circa, tra le tre e le sei del mattino. Ore non proprio ideali per svegliarsi e posizionarsi sul balcone o all’aperto per l’osservazione.

     Chi non può o non ha voglia adesso non si preoccupi: il 21 gennaio 2019 l’eclissi lunare ritornerà, ma saremo quasi nei “giorni della merla”, ancora meno adatti per stare fuori di notte a fare osservazioni. Per quella di un’altra superluna invece bisognerà aspettare il 2033.

     Nelle immagini, due momenti di Luna (quasi) piena del 27 agosto scorso. Nel primo caso è visibile la colorazione tendente al rosso. Sono distinguibili i principali crateri da impatto dovuti al bombardamento di meteoriti, che hanno i nomi di personaggi storici (Keplero, Copernico, Platone, …). Le zone chiare sono aree irregolari chiamate terre alte (costituiscono il 78% della faccia visibile della Luna), ricche di rilievi. Le zone più scure, alternate a quelle chiare, sono estese depressioni dette mari e ricoperte da uno strato più o meno spesso, a seconda delle zone, di detriti e polveri fini detto regolite.

Per approfondire: anteprima del bellissimo Atlante Fotografico della Luna, curato da Walter Ferreri, con immagini originali della NASA.

La grande Luna

great-moon_1-300x168     Quello di queste notti è un fenomeno che si ripete regolarmente ogni anno. L’orbita lunare intorno alla Terra, ellittica come quella dei pianeti intorno al Sole, ha una distanza massima e una distanza minima dal nostro pianeta.

La distanza magreat-moon_2-300x186ssima viene raggiunta in un punto dell’orbita detto apogeo, a circa 405.000 km dalla Terra, quella minima si ha nel perigeo, a circa 363.000 km. La distanza media Terra-Luna è di 384.000 km circa. In questi giorni la Luna si trova nel perigeo perciò, con la fase di “Luna piena”, dalla Terra il disco lunare appare decisamente più grande.

L’effetto ottico è ancora più impressionante se durante le ossgreat-moon_3-300x211ervazioni l’astro si trova vicino a montagne, palazzi, monumenti. Il risultato è costituito da immagini, spesso molto belle, che fanno il giro del web. Ne propongo alcune.

Crediti foto: freehdw.com  corrieredibologna.corriere.it  viaggi.nanopress.it  www.bfotos.com .