Storia del National Geographic

idrometra     Tra gli eventi in programma in questi mesi al bel Museo di Storia Naturale di Milano che ho avuto modo di visitare più volte, mi piace segnalare la mostra sulla storia del National Geographic, inteso non solo come rivista, ma come National Geographic Society fondata nel lontano 1888. Una Società che si è sempre occupata dell’esplorazione geografica e scientifica del nostro pianeta con servizi di divulgazione al grande pubblico delle scoperte umane.

     La mostra “National Geographic. La storia, la fotografia, le esplorazioni” è stata inaugurata il 30 ottobre scorso e sarà visitabile fino al 14 febbraio 2016. Si compone di 150 immagini spettacolari che consentono di ripercorrere le principali tappe di esplorazioni leggendarie effettuate in 127 anni di attività. Promossa dall’assessorato alla cultura del Comune di Milano in collaborazione con il Museo e il National Geographic Italia. diretto da Marco Cattaneo.

Il Museo di Storia Naturale di Milano si trova in Corso Venezia 55. Per Informazioni: www.comune.milano.it/museostorianaturale .

Per la rivista: National Geographic Italia . http://www.nationalgeographic.com/ .

Nell’immagine: idrometra sulle acque del torrente Casternone, in Piemonte (selezionarla per ingrandire).

La Carta di Milano

Salvaguardare il futuro del pianeta e il diritto delle generazioni future del mondo intero a vivere esistenze prospere e appaganti è la grande sfida per lo sviluppo del 21° secolo. Comprendere i legami fra sostenibilità ambientale ed equità è essenziale se vogliamo espandere le libertà umane per le generazioni attuali e future.” Human Development Report 2011

     Inizia così la Carta di Milano presentata in occasione dell’inaugurazione dell’EXPO. Cos’è la Carta? Un progetto, un cantiere aperto durante tutto l’EXPO per arrivare alla preparazione di un documento sul cibo che si potrà considerare equivalente al documento di Kyoto sull’ambiente. Una carta di responsabilità e di impegni per i Paesi e i loro governi, le Istituzioni internazionali, ma anche per i comuni cittadini che potranno e dovranno impegnarsi in atti concreti per ridurre gli sprechi alimentari, lottare contro la denutrizione da una parte e l’obesità dall’altra, consumare e produrre in modo ecosostenibile per tutti. Questo anche in previsione degli oltre nove miliardi di persone che abiteranno il Pianeta nel 2050.

     L’obiettivo è arrivare a una Carta, un Protocollo da presentare all’approvazione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Un documento importante per richiamare l’attenzione sul benessere di tutti, anche di coloro che attualmente hanno un accesso e una disponibilità di cibo molto limitata, insufficiente al loro sostentamento, ma è soprattutto una richiesta d’attenzione a quelle popolazioni che il cibo possono permettersi di sprecarlo.

     Manteniamoci informati sulla sua elaborazione: potrebbe essere la più importante e significativa eredità immateriale dell’esposizione universale di quest’anno. Lo scorso 7 febbraio, presso l’Università Bicocca di Milano, un gruppo di oltre 500 esperti suddivisi in 40 gruppi di lavoro hanno posto le basi del documento che è stato presentato aperto al contributo dei partecipanti all’EXPO e alla loro firma durante la visita ai vari padiglioni.

Lo spot di presentazione: http://www.expo.rai.it/carta-di-milano-expo2015/

Crediti immagine: www.expo2015.org

     Propongo alcune delle indicazioni di principio iniziali. Noi crediamo che:

– tutti abbiano il diritto di accedere a una quantità sufficiente di cibo sicuro, sano e nutriente, che soddisfi le necessità alimentari personali lungo tutto l’arco della vita e permetta una vita attiva;

– il cibo abbia un forte valore sociale e culturale, e non debba mai essere usato come strumento di pressione politica ed economica;

– le risorse del pianeta vadano gestite in modo equo, razionale ed efficiente affinché non siano sfruttate in modo eccessivo e non avvantaggino alcuni a svantaggio di altri;

– l’accesso a fonti di energia pulita sia un diritto di tutti, delle generazioni presenti e future;

– gli investimenti nelle risorse naturali, a partire dal suolo, debbano essere regolati, per garantire e preservare alle popolazioni locali l’accesso a tali risorse e a un loro uso sostenibile;

– una corretta gestione delle risorse idriche, ovvero una gestione che tenga conto del rapporto tra acqua, cibo ed energia, sia fondamentale per garan­tire il diritto al cibo a tutti

– l’attività agricola sia fondamentale non solo per la produzione di beni ali­mentari ma anche per il suo contributo a disegnare il paesaggio, proteg­gere l’ambiente e il territorio e conservare la biodiversità.

Noi riteniamo inaccettabile che:

– ci siano ingiustificabili diseguaglianze nelle possibilità, nelle capacità e nel­le opportunità tra individui e popoli;

– non sia ancora universalmente riconosciuto il ruolo fondamentale delle donne, in particolare nella produzione agricola e nella nutrizione;

– circa 800 milioni di persone soffrano di fame cronica, più di due miliardi di persone siano malnutrite o comunque soffrano di carenze di vitamine e mi­nerali; quasi due miliardi di persone siano in sovrappeso o soffrano di obesi­tà; 160 milioni di bambini soffrano di malnutrizione e crescita ritardata;

– ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di cibo prodotto per il consumo umano siano sprecati o si perdano nella filiera alimentare;

– più di 5 milioni di ettari di foresta scompaiano ogni anno con un grave danno alla biodiversità, alle popolazioni locali e sul clima;

– le risorse del mare siano sfruttate in modo eccessivo: più del 30% del pesca­to soggetto al commercio è sfruttato oltre la sua capacità di rigenerazione;

– le risorse naturali, inclusa la terra, possano essere utilizzate in contrasto con i fabbisogni e le aspettative delle popolazioni locali;

– sussista ancora la povertà energetica, ossia l’accesso mancato o limitato a servizi energetici e strumenti di cottura efficienti, non troppo costosi, non inquinanti e non dannosi per la salute.

 

 

     

 

 

Il testo completo della Carta di Milano,  proposto all’apertura dell’EXPO 2015, articolato in dieci punti: cibo, spreco, suolo, salute, lavoro e minori, sostegno, ecosistema, innovazione, frodi, energia pulita.

     Tralascio gli aspetti più controversi di questa importante manifestazione: eccessiva importanza agli aspetti commerciali e spazi alle grandi multinazionali del cibo; sfruttamento di manodopera giovanile (volontariato); prezzi generalmente troppo elevati su tutto ciò che gravita intorno all’EXPO.

Protocollo di Milano

mele-biologiche-208x300     Il tema dell’EXPO Milano 2015 “Nutrire il pianeta, Energia per la vita” vuole portare al centro dell’attenzione per tutti i Paesi, i problemi del cibo, della sostenibilità ambientale e del benessere umano.

     Gli organizzatori propongono la discussione e l’eventuale adozione di un Protocollo Internazionale che impegni i vari Stati a rivedere e provvedere ai bisogni delle società riguardo alle più importanti questioni legate al cibo e all’alimentazione.

La bozza del Protocollo, preparata solo ai fini dell’inizio della discussione, prevede tre tipologie di impegni su altrettanti grandi temi:

– Spreco di alimenti

Agricoltura sostenibile

– Eradicare la fame e combattere l’obesità

Fame-sovrappesobesità-270x300     Tre grandi paradossi del nostro tempo: a) da una parte 800 milioni circa di persone muoiono per carenza di cibo, dall’altra 15000 milioni di persone (quasi il doppio) muoiono per malattie associate al sovrappeso o all’obesità; b) la produzione mondiale di cereali è utilizzata solo per il 50% circa per l’alimentazione umana, la restante parte serve per la produzione di mangimi animali o per biocarburanti; c) lo spreco alimentare, con oltre un miliardo di tonnellate di cibo all’anno che viene buttato via, se eliminato basterebbe da solo a nutrire più volte gli 800 milioni di persone che hanno carenza di cibo fino a morirne.

     Temi forti, proposti nel Protocollo per un accordo globale sull’alimentazione e la nutrizione in occasione dell’EXPO 2015 che sarà inaugurato tra tre mesi. Temi che non si possono ignorare, perché se l’acqua è vita, lo è anche il cibo che provvede alle necessità alimentari di un mondo sempre più popolato: dagli attuali sette miliardi, per il 20150 si prevedono almeno nove miliardi di persone.

     Questi problemi vengono anche segnalati da reportage, documenti e efficaci immagini nella mostra del National Geographic “Food, il cibo del futuro”, al Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al prossimo 1° marzo.

Oggi e domani, qui si può seguire in streming, il dibattito internazionale da Washington su alcuni aspetti del Protocollo.

Bozza del Protocollo di Milano .

Per saperne di più: http://www.protocollodimilano.it/

Guida del Protocollo di Milano .

 

Giornata mondiale dell’alimentazione 2014

giornata_alimentazione_2014-195x300     Come gli altri anni, fin dal 1981, questa giornata si celebrerà il 16 ottobre, ma quest’anno si intreccia con l’ anno internazionale dell’agricoltura familiare e con la preparazione dell’EXPO di Milano 2015, il cui tema è “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita”.

Il tema della giornata è molto simile: “Nutrire il Mondo, preservare il Pianeta”.

Questi tre eventi rappresentano un segnale forte per richiamare l’attenzione sull’agricoltura, l’alimentazione delle varie popolazioni del mondo e sui loro problemi.

Lo spot della FAO relativo alla Giornata mondiale dell’alimentazione e all’agricoltura familiare, evidenzia il ruolo fondamentale di questo tipo di agricoltura nella sicurezza alimentare, nel mantenimento della biodiversità agricola e nella riduzione della povertà rurale.

Video relativo all’Anno Internazionale dell’Agricoltura familiare.

Per saperne di più: http://www.fao.org/family-farming-2014/en/ ;

http://www.fao.org/world-food-day/home/it/

http://www.expo2015.org/it

 

The Future of Science 2014

Isola-SanGiorgioMaggiore     Dopo gli eventi “Nanoscience Society” del 2012 e “Secrets of Longevity” del 2013, quest’anno la conferenza annuale del Futuro della Scienza affronterà un tema veramente vitale: “The eradication of hunger”, il problema della fame nel mondo e i mezzi e le strategie per eliminarlo o ridurlo.

Vale la pena di ricordare che la Dichiarazione dei diritti umani dell’ONU (1) considera l’accesso all’acqua e al cibo diritti universali delle persone, ma in molte aree geografiche del pianeta, per motivi geopolitici, climatici, economici, questi diritti sono ben lontani dall’essere garantiti. Secondo le stime internazionali, la scarsità di acqua e cibo coinvolge oltre un miliardo di persone.

La conferenza di quest’anno sarà la decima edizione e si terrà dal 18 al 20 settembre prossimo presso la Fondazione Giorgio Cini, sull’isola di San Giorgio a Venezia e si inserisce nel solco del grande tema di EXPO 2015: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.

Obiettivi primari della Conferenza sul Futuro della Scienza e dell’EXPO di Milano sono proprio lo stimolo di un grande dibattito sull’alimentazione, sul cibo, sull’acqua, a vari livelli e da varie angolazioni, per cercare possibili strategie per migliorare la vita di miliardi di persone.

Anche il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano ha in cantiere una nuova area espositiva interattiva permanente su “Alimentazione e salute”, con i seguenti obiettivi:

  • “sviluppare una cultura alimentare che metta in relazione ciò che mangiamo con lo stile di vita e la salute;
  • far conoscere il sistema produttivo (filiera) alimentare e in particolare i processi di produzione e di trasformazione di cibo sano, sicuro e accessibile;
  • rendere i cittadini consapevoli che le loro scelte e comportamenti quotidiani influenzano la sostenibilità dell’intero sistema di produzione di cibo;
  • rispetto a un riferimento temporale degli ultimi 100 anni, ripercorrere l’evoluzione tecnico-scientifica per il miglioramento della qualità e della quantità degli alimenti e le conseguenze economiche, politiche e sociali derivate, sia a livello locale sia globale;
  • descrivere le ricerche più avanzate e significative per la produzione alimentare e delineare i cambiamenti futuri che possono implicare.”

(1) Art. 25, comma 1 della carta dei diritti umani:

“Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.”

 

Brain – Il cervello: istruzioni per l’uso e destinazione

     Il Museo di Storia Naturale di Milano quest’anno presenta una mostra sul cervello di assoluto rilievo, Brain: istruzioni per l’uso. Proviene dall’American Museum of Natural History di New York, grazie all’interessamento dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano.

     Iniziata poco più di un mese fa, Brain continuerà fino al 13 aprile 2014 ed è curata da Rob DeSalle con Joy HirHirsh e Magaret Zellner, l’adattamento italiano invece è opera di Giorgio Racagni e Monica DiLuca. Per ospitare la mostra, le sale di mineralogia al pian terreno del Museo sono state dismesse.

     La mostra è suddivisa in sette sezioni: Introduzione, Teatro introduttivo, Il cervello sensibile, Il cervello emozionante, Il cervello pensante, Il cervello mutevole e Il cervello del futuro. Orari: lunedì 9,30-13,30; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9,30-19,30; giovedì 9,30-22,30. Il costo del biglietto ordinario (purtroppo) è di 10 euro, ma ci sono sconti per le famiglie.

Il Sole24Ore presenta la mostra con un video di Stefano Biolchini.

     Ricordo che molto più vicino a noi, il 10 dicembre prossimo, alle ore 21,00 presso l’auditorium dell’ITIS Majorana di Grugliasco, ci sarà una conferenza del prof. Aldo Fasolo dal titolo “Destinazione cervello”.

     Il prof. Fasolo dell’Università di Torino è un vero luminare in questo campo. Oltre alle centinaia di pubblicazioni, segnalo soltanto che è anche membro delle prestigiose Accademia delle Scienze di Torino e Accademia Nazionale dei Lincei.

     Dopo i grandi progetti finalizzati ad una maggiore conoscenza della Luna, del Sistema solare e dell’Universo, c’è stata un’attenzione sempre crescente per la genetica prima, con il progetto Genoma, e per il cervello poi, con i relativi progetti statunitense ed europeo messi in atto negli ultimi anni. La conferenza ci aiuterà a capire lo stato delle cose e le prospettive future sulla conoscenza delle strutture e del funzionamento del più importante e misterioso sistema del nostro corpo.

     Come per le altre conferenze l’ingresso è libero ma è gradita la prenotazione. Gli studenti del triennio, si ricordino di segnalare la richiesta dell’attestato utile anche ai fini dell’assegnazione dei crediti. Io invece ricordo loro che “il sistema nervoso”, per tutte le classi quinte del liceo “M. Curie” rientra nel programma di Scienze dell’Esame di Stato (maturità).

Per saperne di più e prenotare: http://www.itismajo.it/serale/2seralmente.htm ; seralmente@gmail.com ; TEL. +39 011 411.33.34 ;  FAX +39 011 403.53.79 .

Ringrazio il moderatore che mi ha inviato la locandina della conferenza.

 

“Fà la cosa giusta”, oggi a Milano

      Non solo oggi e non solo a Milano, sempre e dappertutto si dovrebbe fare ciò che è giusto. Giusto per tutti e per il Pianeta. “Fà la cosa giusta” è una fiera ambientalista, del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, che continuerà fino al primo aprile. Il titolo è preso dal film scritto e diretto da Spike Lee nel 1989. Di cosa si occupa la fiera? Di prodotti alimentari biologici, di ortaggi magari coltivati negli orti urbani o nei campi in prossimità delle città. Addirittura di piccole coltivazioni sui balconi, ma in questo caso si tratta più che altro di coltivazioni e azioni simboliche. La nuova filosofia o, secondo alcuni “moda”, è pesare sempre meno sull’ambiente con le nostre azioni quotidiane. È un pensiero facile da accettare per molti, in un periodo di recessione come quello attuale. Tanti altri, impenitenti, continueranno a sprecare e a non rinunciare ad alcuna comodità: un potente fuoristrada per prendere il figlio a scuola a qualche centinaio di metri da casa, è un esempio di spreco che mi capita di vedere spesso. La fiera si occupa anche del modo di vestirsi e truccarsi, utilizzando prodotti naturali, che non hanno avuto necessità di essere testati sugli animali. Largo spazio alle abitazioni ecocompatibili, caratterizzate dal risparmio di energia e acqua. Una novità di quest’anno riguarda il turismo sostenibile, a basso impatto e a costi modesti, con minori comodità ma più naturale. Non mancano recensioni e proposte di libri sui temi della fiera oppure esempi di scrittura creativa. C’è sempre più attenzione per tutto ciò che è green e/o biologico. Anche l’ultimo intervento del ministro Passera che in una Commissione della Camera dei Deputati ha ribadito lo stato di recessione per l’Italia, per tutto il 2012 se va bene, dovrebbe spingere molti cittadini verso comportamenti più virtuosi. Chi è stato colpito pesantemente dalla crisi invece ha già la cinghia ben stretta, per necessità. Non ha possibilità di scelta.

Per saperne di più: http://falacosagiusta.terre.it/