La mappa della superficie di Mercurio risaliva a circa quarant’anni fa, al 1974 quando ad effettuare le foto del 45% della superficie di quel pianeta fu la sonda Mariner. Per conoscere per intero e meglio la superficie di Mercurio, la Nasa nel 2004 lanciò la sonda Messenger che è entrata nell’orbita di Mercurio nel 2011. Da allora ha eseguito migliaia di foto e riprese ad alta definizione dell’intera superficie di quel pianeta.
Il progetto Mariner fu uno dei maggiori successi della NASA e degli USA durante la guerra fredda. In particolare la sonda Mariner 10 venne presentata al Presidente John F. Kennedy nel 1961 dal gruppo di William Pickering, direttore del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena e tra il 1974 e il 1975 eseguì oltre 7.000 foto intorno a Mercurio, a Venere e alla Luna. Sapevamo già che la superficie di Mercurio è ricoperta da numerosi crateri come quella lunare. Messenger ci ha anche svelato che questi crateri sono mediamente meno profondi di quelli della Luna, a parità di diametro. Il motivo ancora non lo conosciamo. Da qualche anno Messenger ha anche determinato la composizione chimica dell’atmosfera molto rarefatta di Mercurio: ossigeno, sodio, idrogeno ed elio. Per la sua scarsa consistenza viene anche definita “esosfera”.
Mercurio ha una distanza dal Sole che varia da 46 milioni di km a 70 milioni di km. Rispetto a quella degli altri pianeti, la sua orbita è molto inclinata rispetto al piano dell’eclittica: circa 7°. Il periodo di rotazione intorno al suo asse è di circa 59 giorni terrestri mentre quello di rivoluzione intorno al Sole è di 88 giorni. Dopo il declassamento di Plutone a “pianeta nano”, Mercurio con i suoi 4880 km di diametro è il pianeta più piccolo del Sistema solare.
Messenger ha anche permesso di vedere strutture determinate da numerosi fenomeni vulcanici che hanno accompagnato la storia del pianeta. La sonda dovrebbe continuare a raccogliere dati fino all’esaurimento del carburante, per altri due anni circa, poi si schianterà sulla superficie di Mercurio. Nel 2015 però Messenger passerà il testimone ad una sonda europea, BepiColombo che sarà lanciata dall’ESA e arriverà intorno a Mercurio nel 2022.
Il periodo migliore per osservare Mercurio dalla Terra, nelle ore serali, è in questi primi giorni di giugno, quando presenta la massima visibilità, nuvole permettendo.
L’immagine ottenuta dall’elaborazione di centinaia di foto, è stata rimpicciolita ed è tratta da:
http://science.nasa.gov/science-news/science-at-nasa/2008/07oct_firstresults/