Mercurio a colori ripreso da Messenger

Anni fa la sonda Messenger ha fotografato migliaia di volte la superficie di Mercurio a differenti latitudini mentre era in orbita intorno ad esso. Era il 2011 e Messenger inviava sulla Terra dati e foto del primo e più piccolo pianeta del Sistema solare, distante mediamente dal Sole soli 50 milioni di km. La Terra è distante dal Sole 150 milioni di km circa, cioè una Unità Astronomica (UA). Ma su Mercurio e Messenger vedi anche il post “Mercurio fotografato da Messenger” del 2013.

Questa volta vi presento un brevissimo (15 secondi) filmato elaborato dalla NASA con la superficie di Mercurio a colori. Il filmato è il risultato di un mosaico di migliaia di immagini prodotte dalla fotocamera grandangolare a bordo di Messenger. L’elaborazione al computer ha permesso di ottenere colori differenti dovuti alla diversa capacità riflettente del suolo di Mercurio, a sua volta dovuta alla diversa composizione e alla differente età dei materiali che formano la superficie del pianeta.

Ad esempio, i colori bianco e con le diverse gradazioni di azzurro rappresentano materiali (crateri da impatto e polveri) di formazione più recente. Crediti: https://www.nasa.gov/ .

Lancio della navicella BepiColombo

Bepi Colombo lancio     La prima missione europea sul pianeta Mercurio è stata lanciata questa notte alle 03,45 dalla Guiana Francese. Il lancio era già stato previsto per lo scorso gennaio e poi rinviato. Si tratta di una missione congiunta tra l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e quella giapponese JAXA.
Il lancio dei quattro moduli che costituiscono la navicella Bepi Colombo è stato effettuato con un razzo Arianne V da Kourou e il nome della missione deriva da quello dell’ingegnere italiano Giuseppe (Bepi) Colombo che per primo spiegò alcune caratteristiche di Mercurio e il modo in cui raggiungerlo, utilizzando il campo gravitazionale di Venere come effetto fionda.
I quattro moduli hanno raggiunto la giusta posizione orbitale intorno alla Terra per poi dirigersi nella corretta direzione per poter raggiungere Mercurio tra alcuni anni.
Per le caratteristiche di mercurio e le due sonde della NASA che lo hanno già raggiunto (Mariner 10 e Messenger), vedi anche Mercurio fotografato da Messenger.
La missione Bepi Colombo con i suoi numerosi strumenti, alcuni dei quali prodotti in Italia, analizzerà la struttura e la dinamica della magnetosfera di quel pianeta, il più piccolo e il più vicino al Sole, da cui dista mediamente solo 58 milioni di km (la Terra è a 150 milioni di km). Un’altra caratteristica di Bepi Colombo è la propulsione solare elettrica che dovrà durare per circa nove miliardi di km, secondo il direttore generale dell’ESA, Jan Woerner.
BepiColombo     Mercurio ha un’orbita molto più eccentrica di quella terrestre e la sua superficie ha la maggiore escursione termica tra tutti i pianeti: durante il dì la temperatura raggiunge e supera i 400 °C, mentre durante la notte scende a -170 °C. Per le difficoltà causate dalle elevate temperature e per la sua vicinanza al Sole, tuttora è il pianeta meno studiato e conosciuto. Solo con la sonda Mariner 10, nel 1974 si ottennero i primi sorvoli della superficie del pianeta ad una distanza di circa 700 km e furono teletrasmesse le prime immagini dettagliate, alcune migliaia.
Il periodo di rotazione di Mercurio intorno ap proprio asse dura 59 giorni terrestri, invece il periodo di rivoluzione intorno al Sole è di 88 giorni. Anche la superficie di Mercurio, come quella lunare, è completamente ricoperta da crateri da impatto ben conservati a causa della mancanza di atmosfera e di fenomeni ad essa associati. Crediti: ESA. Video del lancio: RAI News 24; ESA.

Mercurio fotografato da Messenger

     La mappa della superficie di Mercurio risaliva a circa quarant’anni fa, al 1974 quando ad effettuare le foto del 45% della superficie di quel pianeta fu la sonda Mariner. Per conoscere per intero e meglio la superficie di Mercurio, la Nasa nel 2004 lanciò la sonda Messenger che è entrata nell’orbita di Mercurio nel 2011. Da allora ha eseguito migliaia di foto e riprese ad alta definizione dell’intera superficie di quel pianeta.

     Il progetto Mariner fu uno dei maggiori successi della NASA e degli USA durante la guerra fredda. In particolare la sonda Mariner 10 venne presentata al Presidente John F. Kennedy nel 1961 dal gruppo di William Pickering, direttore del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena e tra il 1974 e il 1975 eseguì oltre 7.000 foto intorno a Mercurio, a Venere e alla Luna. Sapevamo già che la superficie di Mercurio è ricoperta da numerosi crateri come quella lunare. Messenger ci ha anche svelato che questi crateri sono mediamente meno profondi di quelli della Luna, a parità di diametro. Il motivo ancora non lo conosciamo. Da qualche anno Messenger ha anche determinato la composizione chimica dell’atmosfera molto rarefatta di Mercurio: ossigeno, sodio, idrogeno ed elio. Per la sua scarsa consistenza viene anche definita “esosfera”.

     Mercurio ha una distanza dal Sole che varia da 46 milioni di km a 70 milioni di km. Rispetto a quella degli altri pianeti, la sua orbita è molto inclinata rispetto al piano dell’eclittica: circa 7°. Il periodo di rotazione intorno al suo asse è di circa 59 giorni terrestri mentre quello di rivoluzione intorno al Sole è di 88 giorni. Dopo il declassamento di Plutone a “pianeta nano”, Mercurio con i suoi 4880 km di diametro è il pianeta più piccolo del Sistema solare.

     Messenger ha anche permesso di vedere strutture determinate da numerosi fenomeni vulcanici che hanno accompagnato la storia del pianeta. La sonda dovrebbe continuare a raccogliere dati fino all’esaurimento del carburante, per altri due anni circa, poi si schianterà sulla superficie di Mercurio. Nel 2015 però Messenger passerà il testimone ad una sonda europea, BepiColombo che sarà lanciata dall’ESA e arriverà intorno a Mercurio nel 2022.

     Il periodo migliore per osservare Mercurio dalla Terra, nelle ore serali,  è in questi  primi giorni di giugno, quando presenta la massima visibilità, nuvole permettendo.

L’immagine ottenuta dall’elaborazione di centinaia di foto, è stata rimpicciolita ed è  tratta da:

 http://science.nasa.gov/science-news/science-at-nasa/2008/07oct_firstresults/