Malaria e zanzara anopheles

zanzara_Anopheles     Si avvicina l’estate. Coloro che hanno programmato o stanno programmando vacanze da trascorrere al caldo dei Paesi tropicali o equatoriali sanno bene che devono prendere alcune precauzioni di carattere sanitario. Tra queste c’è senz’altro la profilassi antimalarica. La mappa (in basso) mostra i Paesi nei quali questa malattia è diffusa e dove è maggiore il rischio di infezione.

     Su “La Stampa Salute” dell’altro ieri, in un articolo dal titolo “La malaria uccide un bambino su due: necessaria prevenzione globale” si segnalava proprio la pericolosità e la diffusione di questa malattia, in vista di un incontro internazionale del 27 giugno prossimo a Roma, per fornire cure, organizzazione ed educazione sulla lotta alla malaria.

     Ma cos’è la malaria? Si tratta di una malattia causata da un tipo di protozoo, il Plasmodium, che nel corso del suo ciclo riproduttivo forma spore. Come gli altri protozoi, il Plasmodium appartiene al gruppo dei Protisti che, insieme a funghi, piante e animali costituiscono il dominio Eukarya.

     Il Plasmodium è un parassita del sangue che viene trasmesso dalle zanzare del genere Anopheles e comprende numerose specie delle quali almeno quattro (P. vivax, P. falciparum, P.malariae, P. ovale) sono parassite anche dell’uomo. Come nelle comuni zanzare, anche nel genere Anopheles sono le femmine a pungere l’uomo per nutrirsi di sangue; il maschio vive molto meno a lungo e si nutre di succhi vegetali.

     I Plasmodi sono microrganismi caratterizzati da due cicli di sviluppo: quello sessuato che produce spore che avviene nella zanzara e quello asessuato che si svolge nell’uomo. Le zanzare ingeriscono i parassiti, che si erano trasformati in elementi sessuati maschili e femminili, con i globuli rossi del sangue umano e, nel loro stomaco, avviene la fecondazione dei due gameti che porta alla formazione dello zigote. Una volta sviluppato, per successive divisioni cellulari il parassita si moltiplica e si diffonde nelle ghiandole salivari. Da queste il microrganismo passa nel circolo sanguigno umano con la puntura dell’insetto che utilizza la sua saliva per evitare che il sangue coaguli.

     Attraverso il sangue, i parassiti arrivano nel fegato dove compiono una prima fase di sviluppo e poi penetrano nei globuli rossi dove si accrescono e si moltiplicano formando spore. Quando il globulo rosso è pieno, si rompe e le spore fuoriescono infettando altri globuli rossi il cui numero diminuisce progressivamente.

     Quali sono e conseguenze per le persone colpite da malaria? Febbre alta, brividi, malessere generale e sudorazione, ma oggi esistono diversi metodi di cura e prevenzione della malattia. A seconda del tipo di Plasmodio, le crisi malariche hanno un andamento differente.

     In Italia la malattia è stata debellata da molti decenni (1970), con la bonifica delle zone paludose, l’habitat ideale della zanzara Anopheles, e con l’uso degli insetticidi. Nel mondo però rimane la più diffusa malattia umana causata da parassiti e, secondo le stime dell’OMS, provoca circa un milione di morti ogni anno. I farmaci per la prevenzione variano a seconda del Paese dove ci si vuole recare. Cliccare sulle immagini, per ingrandirle.

Per saperne di più: World Health Organization, malaria ; malaria, documento del Ministero della Salute . Animazioni: Life Cycle of Malaria Parasite in the Mosquito (in inglese). Animation Life Cycle of Plasmodium ; The Malaria life cycle explained .

Crediti: zanzara_anopheles: scientistsagainstmalaria.netmappa diffusione malaria

 

Nobel per la medicina 2015 alle terapie contro i parassiti

     Quest’anno il premio Nobel per la medicina è stato assegnato a tre studiosi per le loro ricerche e cure contro i parassiti nematodi e contro la malaria. Si tratta diWilliam C. Campbell (irlandese) e di Satoshi Omura (giapponese) per gli studi sui nematodi e le infezioni che causano nell’uomo e di Youyou Tu (cinese) per le sue ricerche sulla malaria e la scoperta, nel lontano 1972, del farmaco antimalarico più diffuso al mondo: l’artemisinina.

     Quasi tutti sanno che la malaria è provocata da protozoi del genere Plasmodiume trasmessa dalle zanzare del genere Anpheles. La malattia è del tutto debellata dalle regioni europee e nordamericane, ma rimane la più diffusa malattia umana causata da parassiti e si stima sia la causa di circa un milione di morti all’anno. Soprattutto nelle zone equatoriali e tropicali, dove è diffusa e non tutti hanno accesso ai farmaci.

     I nematodi invece sono invertebrati, di forma cilindrica, sottili e lisci con estremità affusolate, diffusi negli ambienti acquatici e terrestri. Molte specie sono però parassite di piante e animali, uomo compreso. Hanno un corpo cilindrico, con una muscolatura che avvolge l’apparato digerente in senso longitudinale. Tra le specie parassite dei vertebrati ci sono gli Ascaridi, e proprio per gli studi su questi gruppi è stato assegnato il nobel a Campbell e Omura.

     Secondo una stima degli anni ’80 del secolo scorso, circa un terzo della popolazione umana delle zone più calde del nostro pianeta è infestata da nematodi parassiti. Questo ci fa capire la loro importanza e l’importanza degli studi per curare e prevenire le malattie che provocano. Gli Ascaridi si sviluppano nell’intestino di vari animali domestici, mentre la specie che infesta maggiormente l’uomo attraverso acqua e cibo contaminati, è l’Ascaris lumbricoides. Ma il nematode più pericoloso per l’uomo è stato ed è lAncylostoma duodenale, o verme uncinato. Le sue larve, diffuse negli acquitrini e nelle miniere, penetravano nel corpo determinando la cosiddetta “anemia dei minatori”. Nel 1880 una vera e propria epidemia di questo nematode colpì i minatori che lavoravano alla galleria del San Gottardo e proprio in quell’occasione si scoprì che la causa era lAncylostoma. I fattori che favoriscono la penetrazione dellAncylostoma nel corpo umano sono sostanzialmente il terreno caldo e umido, l’abitudine ad andare sul terreno a piedi nudi nelle zone infestate e la mancanza di fognature.

     Un’altra specie di nematode parassita molto pericoloso è la Trichinella spiralis, che allo stadio adulto può vivere nell’intestino di maiali, cani, gatti e topi. Ingerendo carne di maiale contaminata e non ben cotta, le cisti del parassita arrivano nell’intestino umano dove si schiudono e raggiungono lo stadio adulto.

Per approfondire: http://www.federica.unina.it/medicina-veterinaria/antropozoonosi-parassitarie/nematodi-ascaridi/

http://online.scuola.zanichelli.it/lanciotti-files/C03_Nematelminti.pdf

Video sui nematodi parassiti dei vegetali: https://www.youtube.com/watch?v=Rp_Tlbq-wFE