Un’area estesa su alcune decine di comuni di queste zone, “I Paesaggi vitivinicoli di Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato” ieri a Doha nel Qatar ha ricevuto un importante riconoscimento: è entrata nel patrimonio ambientale e artistico dell’umanità, la World Heritage List dell’Unesco. È il cinquantesimo sito italiano che entra in questa speciale lista, nessun altro Paese ha ricevuto tanti riconoscimenti. Questa volta è stata premiata e riconosciuta la particolarità paesaggistica, agricola e culturale di un territorio a vocazione prevalentemente vitivinicola.
Viene riconosciuta una tradizione agricola secolare che ha modellato il paesaggio abbellendolo, senza deturparlo, dove il rapporto uomo-natura ha determinato negli ultimi decenni produzioni agricole “armoniose” e redditizie al posto di un’agricoltura di sopravvivenza. Nella motivazione data, si legge che queste zone sono considerate “una eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino”.
Il progetto che portò alla candidatura di queste zone partì nel 2003 e, anno dopo anno, divenne sempre più consistente. Finalmente è arrivato il riconoscimento, non solo al paesaggio vitivinicolo, ma anche ad edifici storici: castelli, borghi caratteristici e chiese. Un segnale di forte apprezzamento per l’intera comunità che ha abitato, lavorato e/o che tuttora abita e lavora nelle Langhe-Roero e nel Monferrato.
Video sulla candidatura dei “Paesaggi” (9 min)