Con l’urbanizzazione degli ultimi decenni il problema dei rifiuti ha assunto proporzioni sempre maggiori. Raccogliere e smaltire correttamente i vari tipi di rifiuti solidi urbani ha richiesto investimenti notevoli, ricavati dalle varie tariffe applicate a carico dei cittadini. Il problema dei rifiuti pericolosi e industriali è ancora più critico e in gran parte sconosciuto, permeato com’è da corruzione, malaffare, sviluppo di “ecomafie” almeno da quattro-cinque decenni.
Sulla produzione e raccolta differenziata dei rifiuti, l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha pubblicato un catasto relativo al 2013, dopo quello degli anni 2010, 2011 e 2012. Una banca dati sull’argomento rifiuti urbani e raccolta differenziata, relativa alle varie aree geografiche dell’Italia, realizzata con il contributo delle Regioni. Anche su questo tema, come in tanti altri purtroppo, si nota una significativa differenza tra le aree geografiche italiane. Le informazioni che si possono ricavare, oltre alla suddivisione geografica, sono relative anche al tipo di rifiuto: carta, plastica, umido, rifiuti elettronici, … . Per saperne di più: Catasto rifiuti dell’ISPRA.