Dialogo sui farmaci? Non più!

farmaci_vari-185x300      Non si può negare che negli ultimi decenni nella sanità ci siano stati sprechi e abusi. Poiché la stragrande maggioranza del bilancio delle Regioni è incentrato sulla sanità, ci sono stati e ci sono anche corruzione e clientelismo. Servizi giornalistici ci hanno mostrato ospedali costruiti a metà e poi abbandonati, macchinari costati centinaia di migliaia di euro alla collettività e mai entrati in funzione (ma forse lo scopo era solo l’acquisto e non il loro uso). Dall’undicesimo (relativo al 2011) rapporto nazionale sulla sperimentazione clinica dei medicinali in Italia, pubblicato qualche mese fa dall’Agenzia Italiana del Farmaco, si nota che la spesa farmaceutica italiana è in linea con quella degli altri principali Paesi europei. Anzi, la Francia, in rapporto al numero di abitanti, spende decisamente di più. Perciò bisogna combattere i “furbi”, i ladri e i corrotti e non prendersela indistintamente con tutti, con tagli “lineari”. Dai dati raccolti, per facilitare un confronto ho ricavato l’istogramma in basso.

fatturato_farmaci-300x239     Oggi i tagli che riguardano la sanità, anziché cercare gli sprechi e le inefficienze,  colpiscono indiscriminatamente, anche la base di un buon servizio: l’informazione. Nel 2009 hanno chiuso il “Bollettino d’informazione sui farmaci” e altre riviste simili. Oggi dopo 22 anni di pubblicazioni, un’altra rivista di informazione farmaceutica, (l’ultima?) indipendente dalle multinazionali, “Dialogo sui farmaci” chiude per mancanza di finanziamenti: poche decine di migliaia di euro. Gli introiti degli abbonamenti da soli non bastano. Dialogo sui farmaci nacque presso l’ASL 20 di Verona come notiziario di informazione del Servizio Farmaceutico; la società costituita successivamente era di proprietà dell’ASL 20 e dell’Azienda Ospedaliera di Verona. A fare informazione farmaceutica rimarranno, senza pareri indipendenti sui prodotti, con la loro voce forte e squillante le multinazionali del farmaco e le loro associazioni tramite le migliaia di informatori medico-scientifici. Saranno solo loro a influenzare le prescrizioni, verso l’interesse pubblico o verso alcuni interessi privati? Ciascuno cerchi da sé la risposta.

Riporto un brano dell’ultimo numero della rivista che annuncia la chiusura.

Con profonda amarezza annunciamo che la rivista “Dialogo sui Farmaci” cesserà di essere pubblicata dal 1° gennaio del prossimo anno. Il Decreto governativo della spending review prevede la chiusura delle società partecipate dalla Pubblica Amministrazione, come Dialogo sui Farmaci Srl, ed impone, quindi, la messa in liquidazione della società e di conseguenza, la cessazione dell’attività editoriale. La progressiva riduzione degli abbonamenti stipulati dalle Aziende sanitarie locali e la sospensione per il 2013 del contributo regionale proveniente dall’Agenzia Italiana del Farmaco, hanno concorso a determinare la non sostenibilità economica di questa impresa. …

Ci spiace dover chiudere questa esperienza e di non essere riusciti a far di meglio; non rimpiangiamo di averci provato perché abbiamo avuto l’impressione di essere utili.”

Per saperne di più: http://www.dialogosuifarmaci.it/riviste/ultimonumero

http://www.dialogosuifarmaci.it/

Per saperne di più sulla farmacologia, un video RAI: http://www.explora.rai.it/video/Index.asp?Punt_Id=&vid_id=