Piccoli eroi di ieri e di oggi

Dante Iagrossi. Sono tantissimi i cani che, sia nel passato che in anni recenti, non hanno esitato a mettere a repentaglio la propria vita, per salvare quella non solo dei propri cuccioli ma anche di persone. A volte balzati agli onori della cronaca, a volte rimasti nell’anonimato, o dimenticati troppo presto.

Sergente Stubby, decorato

Nel Novecento ci sono stati diversi cani impiegati in guerra. Nel primo conflitto mondiale, un posto speciale spetta a Stubby, sergente mascotte del reggimento Usa 102, che partecipò a 17 battaglie nel corso di 18 mesi. L’impresa maggiore fu il salvataggio del suo gruppo da vari attacchi nemici con gas asfissianti. Un altro cane statunitense, nella stessa guerra, durante l’offensiva di Meuse-Argonne, riuscì a consegnare un messaggio decisivo, anche se i bombardamenti chimici gli danneggiarono la vista.

Balto

Invece nel 1925 Balto, Husky siberiano, cane da slitta, trasportando l’antitossina difterica, per oltre 600 miglia, salvò la vita di molti bambini della città di Nome (Alaska). Il suo valore fu riconosciuto da una statua nel Central Park di New York e con l’istituzione di una gara di corsa annuale in suo nome.

Bobby, Pitbull terrier, di Wellstone (Oklahoma) salvò le due padrone con cui viveva da un pericoloso incendio, facendo molto rumore per svegliarle e mettersi in salvo. Inoltre tornò in casa per salvare anche i cinque cani meticci che vivevano con loro.

Lefty, un altro Pitbull, si è introdotto tra il suo padrone ed un estraneo, che gli sparava con il fucile. Ha così perduto una gamba, ma è poi ritornato in salute grazie alle cure veterinarie, pagate da offerte in rete.

Frida

Frida, labrador messicano, ha salvato più di 50 persone, scavando tra le macerie di case, dopo il terribile terremoto del 2017 (da 7,1 gradi Richter), che colpì il Messico meridionale.

Rossella, femmina di Labrador, nell’attentato alle Torri Gemelle, salvò il padrone Michel, non vedente, ed anche una trentina di persone, guidandole in mezzo al fuoco, al fumo e ai detriti, per ben 80 piani, fino a terra.

Rossella col padrone

Questi cani, balzati agli onori della cronaca, insieme ad una moltitudine di altri rimasti sconosciuti, dimostrano chiaramente un coraggio indomito e decisivo in differenti situazioni difficili. Un altruismo davvero nobile e disinteressato, che li ha a volte portati persino alla morte, come nella difesa dei padroni da animali ben più grandi di loro o da serpenti velenosi o da criminali armati.

Da notare il fatto che molti di loro non avevano nessuna nessuna forma di addestramento. Evidentemente il loro istinto primordiale di sopravvivenza è stato messo da parte, mentre in noi a volte è preponderante. Dante Iagrossi, (foto da Pixabay).