Prestigiosa National Geographic Society

NGSsociety-0125-300x270      La National Geographic Society è un’organizzazione scientifica e pedagogica no profit che richiede un’attenzione particolare. Innanzitutto perché ha una storia prestigiosa: venne fondata nel lontano 1888 a Washington da un gruppo di 33 persone esponenti della cultura scientifica locale del tempo e da allora ha finanziato progetti di ricerca e spedizioni in varie parti del pianeta. All’indirizzo in basso si può trovare un elenco dei principali progetti e spedizioni che la NGS ha finanziato: dalle esplorazioni polari agli scavi a Machu Picchu, dalle esplorazioni marine al progetto di Diane Fossey sui gorilla di montagna, ecc. http://it.wikipedia.org/wiki/National_Geographic_Society.

     In secondo luogo perché alle tante attività svolte è stata associata una rivista scientifica che ha divulgato conoscenze e scoperte. Col passare del tempo la rivista, oggi mensile, si è arricchita di immagini sempre più belle, è stata tradotta in almeno trenta lingue diverse e ogni numero ha circa cinquanta milioni di lettori. Tra le tante foto famose, ricordo quella della ragazza afgana, scattata nel 1884 da Steve McCurry in un campo profughi e pubblicata sulla copertina della rivista l’anno successivo.

La ragazza venne ritrovata nel 2002, dopo mesi di ricerca, e nuovamente fotografata a 17 anni dalla prima volta.

Oggi le immagini più belle, più significative, quelle che hanno suscitato le maggiori emozioni, sono esposte al Palazzo delle Esposizioni di Roma nella mostra fotografica “La grande avventura”, allestita per celebrare il 125° anniversario della fondazione della National Geographic Society. La mostra racconta con immagini i successi della Società e della sua rivista, da quindici anni venduta anche in Italia.

La mostra è stata inaugurata qualche giorno fa, lo scorso 28 settembre, e sarà visitabile fino al 2 febbraio 2014.

Tra gli obiettivi fondamentali della National Geographic c’è quello di “incrementare e diffondere la conoscenza geografica e allo stesso tempo di promuovere la protezione della cultura dell’umanità, della storia e delle risorse naturali“.

Sul web: http://www.nationalgeographic.com/

Per il National Geographic Italia: http://www.nationalgeographic.it/

Propongo anche un video sulle bellezze della Sardegna raccontate dal National Geographic, caricato da Sardiniaislandit:

http://www.youtube.com/watch?v=eQTl4feab5k

L’immagine Steve_McCurry_ragazza_afgana è tratta dal sito del Comune di Cento, (Fe) dove alcuni anni fa l’autore tenne una mostra.

 

Le immagini più rappresentative dell’umanità

immagini-umanita-264x300      Si tratta di un progetto di Trevor Paglen. Nel corso di alcuni anni ha intervistato scienziati, artisti e filosofi per selezionare 100 immagini che siano le più rappresentative dell’umanità e inviarle in orbita intorno alla Terra.

Dopo il lancio su Marte circa un anno fa, con il rover Curiosity, del microchip contenente il codice del volo di Leonardo, conservato alla Biblioteca Reale di Torino e scannerizzato insieme al suo celebre autoritratto che si può osservare nella colonna di destra, un’altra iniziativa vuole portare fuori dal nostro pianeta immagini della natura terrestre ed eventi o fenomeni naturali o umani. Il progetto è stato denominato Last Pictures e le immagini sono state incise su un disco, in grado di resistere al decadimento per milioni di anni. Il disco è di silicio ed è racchiuso in una capsula di alluminio a sua volta inserita  in un contenitore dorato. Disco e contenitore sono stati progettati e realizzati al MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston. Sarà lanciato in orbita geostazionaria tra una settimana circa, il 20 novembre, con il satellite Echostar XVI. Nonostante il disco sia stato progettato per durare tanto tempo, è impensabile che un satellite artificiale possa resistere sulla sua orbita per un tempo altrettanto lungo: prima o poi tornerà in frantumi sulla superficie terrestre, probabilmente con il disco integro. È ancora più improbabile che il disco possa essere “letto” nei prossimi secoli da qualche forma di intelligenza extraterrestre. Ma l’iniziativa colpisce la curiosità e la fantasia umana e richiama l’attenzione dei mezzi di comunicazione, compreso questo blog. Naturalmente la curiosità principale è sapere quali immagini sono state scelte. A questo collegamento se ne possono trovare una decina.

http://creativetime.org/projects/the-last-pictures/the-pictures/

Molte riguardano paesaggi e fenomeni naturali (ghiacciai, rocce, una tromba marina, la Terra osservata dall’orbita intorno alla Luna, una fioritura di ciliegio ecc. ).

 

Bellissime immagini

api-013-calabrone preda apePropongo con piacere alcune delle bellissime immagini realizzate da un caro collega di lavoro, Pino Armentaro, appassionato di fotografia. Con il suo consenso ne sono state selezionate alcune e, dopo averle trasformate in formato jpg, sono state inserite nella pagina “fotoalbum” in alto con il nome Api e calabrone.  Si può cliccare su “Mostra come presentazione”. Riguardano le api, l’alveare e la predazione di un’ape da parte di un calabrone. Nonostante il formato jpg faccia perdere parte della nitidezza, rimangono bellissime.