Charles Darwin: 150° anniversario della pubblicazione de “L’origine delle specie”


 

"È interessante contemplare una plaga lussureggiante, rivestita da molte piante di vari tipi, con uccelli che cantano nei cespugli, con vari insetti che ronzano intorno, e con vermi che strisciano nel terreno umido, e pensare che tutte queste forme così elaboratamente costruite, così differenti l’una dall’altra, e dipendenti l’una dall’altra in maniera così complessa, sono state prodotte da leggi che agiscono intorno a noi. Queste leggi, prese nel loro più ampio significato, sono la legge dell’accrescimento con riproduzione; la variabilità per l’azione diretta e indiretta delle condizioni di vita, e dell’uso e non uso; il ritmo di accrescimento così elevato da condurre a una lotta per l’esistenza, e conseguentemente alla selezione naturale, che comporta la divergenza dei caratteri e l’estinzione delle forme meno perfette. Così, dalla guerra della natura, dalla carestia e dalla morte, direttamente deriva il più alto risultato che si possa concepire, cioè la produzione degli animali superiori. Vi è qualcosa di grandioso in questa concezione della vita, con le sue diverse forze, originariamente impresse dal Creatore in poche forme, o in una forma sola; e nel fatto che, mentre il nostro pianeta ha continuato a ruotare secondo l’immutabile legge della gravità, da un così semplice inizio innumerevoli forme, bellissime e meravigliose, si sono evolute e continuano a evolversi."

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Alfred Russel Wallace e la teoria dell’evoluzione


Nel bicentenario della nascita di Charles Darwin, che quest’anno sarà celebrato in tutto il mondo per la sua teoria dell’evoluzione per selezione naturale (ancora avversata da molti), voglio ricordare il lavoro, spesso non riconosciuto e non riportato nei libri di testo di scienze, di un altro grande naturalista inglese: Alfred Russel Wallace (Usk, 8-1-1823; Broadstone, 7-11-1913) che compì studi, raccolte e ricerche soprattutto in Amazzonia e nell’Arcipelago Malese.

Più giovane di Darwin, elaborò contemporaneamente e parallelamente a lui una teoria dell’evoluzione che confermava e rafforzava le ipotesi darwiniane. Mentre Darwin nacque in una famiglia borghese facoltosa, che gli consentì di viaggiare e dedicarsi agli studi delle scienze naturali, Wallace era di famiglia povera e incominciò a lavorare già a 14 anni. Nella città di Leicester fece il muratore, il maestro di scuola e l’agrimensore. Come agrimensore lavorò spesso fuori per le campagne e da qui iniziò la sua passione, prima per la botanica e poi per le scienze naturali in generale. Fu sostanzialmente un autodidatta e tra le letture che gli ispirarono riflessioni e ulteriori studi c’è il "Saggio sul principio della popolazione" di Malthus (che già aveva ispirato e condizionato il pensiero di Darwin), il diario di Darwin del suo viaggio a bordo del Beagle e "Le vestigia della storia naturale della creazione" di autore anonimo del 1844. Quest’ultimo testo contrariamente alle idee scientifiche dominanti fino ad allora, ipotizzava l’esistenza di una legge di sviluppo degli esseri viventi. Intanto il lavoro nelle campagne fa sviluppare in Wallace anche la passione per il collezionismo e inizia con i coleotteri.

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