Emilia Romagna, il dopo alluvione

Dante Iagrossi. Lo scenario che si presenta in Emilia Romagna, all’indomani della terribile alluvione del mese scorso, è assai drammatico e complesso, con una possibile ricostruzione molto difficile da programmare ed attuare. Il disastro è stato immane: nelle alluvioni del 5 e 16 maggio sono caduti ben 350 milioni di metri cubi di acqua, su un’area di 800 chilometri quadrati.

Innanzitutto, completata la pulizia dal fango e la rimozione delle acque invasive, bisognerà ricostruire le strade dissestate e le tante case danneggiate. Inoltre vanno completati i tratti interrotti delle ferrovie, i cui binari sono stati sommersi. Anche gli argini si devono rafforzare e fiumi, canali sono da risistemare. Bisognerebbe anche creare bacini abbastanza ampi in previsione di altri allagamenti.

L’agricoltura è altamente compromessa, non soltanto per quest’anno, ma anche nei prossimi quattro o cinque anni. Si stimano in circa 10 o 15 milioni gli alberi da estirpare, con radici almeno in parte già marcite. In particolare, le coltivazioni di pesche, nettarine, mele, kiwi e susine sono in gran parte bloccate, con danni intorno al miliardo e mezzo di euro.

Le aziende, più di 2.800, con circa il 40% del totale della regione, hanno 23.000 addetti che rischiano la perdita di lavoro. Di conseguenza, si registrano aumenti notevoli di prezzi di frutta e verdura: le ciliegie sono arrivate a costare 10 euro al kg, le pesche a sei euro. Inoltre le zone colpite, che producevano un terzo del grano tenero nazionale, hanno avuto una perdita di oltre 400 milioni di kg di raccolto, con inevitabili rincari dei prodotti da forno, pane, pizze, ecc.

Ci sono pure notevoli difficoltà per rifornire di foraggio ed acqua i circa 250.000 animali allevati sopravvissuti. Anche la produzione di vino è assai compromessa: l’acqua invasiva ha causato l’asfissia degli apparati radicali delle viti, con maggiore necessità di difesa da malattie fungine.

In tutto questo contesto rovinoso, risaltano le iniziative di solidarietà degli “angeli del fango” pervenuti da tutta Italia e il concerto di solidarietà di molti grandi cantanti. Infine le donazioni possono essere effettuate tramite bonifico intestato a “dipartimento solidarietà emergenze Fic”.

A fronte dei circa 7 miliardi di euro di danni complessivi, il governo ha approvato un primo decreto-legge per affrontare l’emergenza nella regione, che prevede un pacchetto da due miliardi di euro, di cui 175 milioni per l’agricoltura. Dante Iagrossi (foto da Pixabay)

Piattaforma italiana sul dissesto idrogeologico

In pochi giorni l’Emilia Romagna è stata devastata da due ondate di maltempo intenso: alluvioni di vaste zone, una decina di vittime e circolazione bloccata tra diverse città. Ingenti sono i danni alle abitazioni, alle aziende industriali, a quelle agricole e turistiche.

Oltre ad alcune strade statali e provinciali, è stata bloccata anche l’autostrada e la ferrovia con almeno una dozzina di treni cancellati e altre decine che hanno dovuto modificare il loro percorso.

Sulla situazione italiana relativa ai fenomeni di dissesto idrogeologico, può essere utile consultare e scaricare dati e mappe da una piattaforma del ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Si tratta di IdroGeo, una piattaforma open data dove consultare, condividere e scaricare materiali sulla situazione idrogeologia italiana. I dati possono essere utili per diversi ambiti: Progettazione di infrastruttura, pianificazione territoriale, interventi di difesa del suolo, gestione delle emergenze idrogeologiche e valutazioni di impatto ambientali.

Sono consultabili i dati e le mappe nazionali di pericolosità per frane e alluvioni e l’inventario dei fenomeni franosi in Italia. Si legge ad esempio che le frane riguardano una popolazione di oltre 1.300.000 abitante, mentre è peggiore la situazione delle possibili alluvioni, coinvolge circa 7.000.000 di persone! Le frane censite lungo tutto lo Stivale, dalle Alpi agli Appennini e alle isole, sono circa 621.000.

Vedi: IdroGeo. Crediti: https://idrogeo.isprambiente.it/app

Mappa delle frane censite in Italia