Sette regole d’oro per prevenire malattie cardiovascolari

     Non sono una novità, ma è opportuno ricordarle perché le morti per malattie cardiovascolari nel mondo superano quelle per tumori. Furono proposte molti anni fa dall’Associazione Americana del Cuore (www.americanheart.org/), un’organizzazione statunitense senza fini di lucro fondata nel 1915, il cui obiettivo fondamentale è la riduzione delle morti causate da problemi cardiaci e circolatori.

     Quali sono queste regole? Fare attività fisica, tenere sotto controllo il colesterolo, attenzione ad una corretta e equilibrata alimentazione, mantenere la pressione sanguigna a buoni livelli, evitare di essere in sovrappeso o obesi, mantenere bassa la glicemia del sangue e, dulcis in fundo, non fumare.

     Il fumo naturalmente influisce negativamente su molti sistemi, non solo su quello cardiovascolare. La cosa migliore che una persona fumatrice possa fare per la propria salute, riducendo il rischio di malattie e morte, è sicuramente smettere di fumare. Un valore glicemico del sangue a digiuno superiore a 100 va controllato e ridotto. Può essere il sintomo di uno stato di pre-diabete o diabete. In queste due condizioni le cellule non vengono regolarmente rifornite di glucosio oppure non lo consumano con regolarità. Livelli alti di glucosio nel sangue, col tempo possono danneggiare gli organi vitali e i nervi. Perché perdere peso? Essere in sovrappeso o obesi è come portare addosso uno zaino di materiali superflui di 10, 20, 30 o più chilogrammi per tutta la vita. Questo peso eccessivo affatica cuore, vasi, scheletro e polmoni predisponendo a diversi tipi di malattie.

     La pressione arteriosa alta è il fattore di rischio che incide di più sullo sviluppo di malattie cardiache. L’ipertensione arteriosa determina col tempo “cicatrici” sulla parete interna dei vasi che possono intrappolare placche di colesterolo e cellule sanguigne, ostacolando la circolazione dal sangue. Purtroppo l’ipertensione non ha sintomi evidenti, tanto che viene definita “killer silenzioso”. La dieta, una corretta alimentazione, è correlata agli altri fattori citati. Le cattive abitudini alimentari sono quelle che prevedono alimenti ricchi di grassi saturi, colesterolo, valori elevati di zuccheri e sodio, scarsità di fibre vegetali provenienti da frutta e verdura. Una corretta alimentazione che permetta di stare in buona salute deve prevedere esattamente il contrario. Un valore elevato di colesterolo, soprattutto quello cosiddetto “cattivo” o LDL, si combina con i globuli bianchi e forma placche nelle arterie e nelle vene. Quando il valore della colesterolemia supera 200 mg/dL bisogna assolutamente prendere provvedimenti per la sua riduzione. In caso contrario la formazione di placche all’interno dei vasi sanguigni può portare seri danni al cuore e all’intero organismo. L’esercizio fisico moderato è sempre un bene per il nostro organismo. Se non si svolge attività fisica, si consumano meno calorie e aumentano anche quasi tutti gli altri fattori di rischio di malattie cardiovascolari.

     Se si vuole migliorare la propria aspettativa di vita in buona salute, ciascuno regoli i propri comportamenti. Le sette regole e le relative descrizioni sono riportate all’indirizzo: http://mylifecheck.heart.org/Multitab.aspx?NavID=3&CultureCode=en-US .

     N.B. Questo post e l’intero blog hanno scopo didattico e divulgativo. In nessun caso le opinioni che vi sono riportate possono essere considerate un’indicazione medica!

L’immagine heart-anatomy è tratta da http://faculty.irsc.edu

Questioni di cuore

Tra qualche giorno si celebrerà San Valentino (prende il nome dal martire cristiano San Valentino da Terni, del III secolo d.C.), una ricorrenza molto attesa dagli innamorati, soprattutto se adolescenti. Ma è un giorno tenuto in considerazione anche da chi innamorato non lo è, oppure non lo è più. Anche in questo periodo di crisi economica, per molte persone l’aspetto commerciale prevarrà sugli altri. Il simbolo principale della festa è il cuore o una coppia di cuori. È l’occasione adatta per scrivere poche righe sulla struttura di quest’organo vitale, da sempre associato all’amore, all’innamoramento. Su quest’argomento c’è una vastissima letteratura ma mi piace ricordare solo un famoso aforisma di Blaise Pascal (matematico, fisico, filosofo francese, 1623-1662): “il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce”. Senza affrontare le funzioni o le numerose patologie (sulle quali non sono certo la persona più adatta) che possono colpire l’organo, mi limito ad una breve e sintetica descrizione solo della sua struttura, adeguata al nostro grado di scuola e al programma che stiamo svolgendo. In realtà, struttura, funzioni e malattie sono molto più complesse e occupano interi manuali, come ben sanno coloro che si specializzano in cardiologia.

        Il cuore è alloggiato in una cavità toracica detta mediastino, situata dietro lo sterno tra i due polmoni. È un organo muscolare che funge da pompa per la circolazione del sangue nel corpo. Lo strato esterno che lo riveste con funzione protettiva è detto epicardio ed è formato da tessuto epiteliale monostratificato. Un’altra membrana riveste le quattro cavità interne: due atri superiormente e due ventricoli sottostanti. Questa seconda membrana è l’endocardio, costituito da tessuto epiteliale squamoso. Tra le due membrane c’è lo strato di tessuto muscolare cardiaco: il miocardio, più spesso nei ventricoli e meno negli atri; con le pareti del ventricolo sinistro decisamente più muscolose di quelle del ventricolo destro. In effetti il ventricolo destro deve spingere il sangue verso i polmoni (circolazione polmonare), tramite le arterie polmonari, con una forza modesta perché questi si trovano vicino al cuore. Il ventricolo sinistro invece deve pompare il sangue con una forza necessaria per farlo arrivare, tramite l’aorta e le arterie e arteriole (e circa 80.000 km di capillari) che da essa si diramano, a tutto il corpo (circolazione sistemica). Tra gli atri e i sottostanti ventricoli si trovano importanti valvole che regolano il flusso del sangue: le valvole atrioventricolari. Quella destra è detta tricuspide perché è costituita da tre lembi di tessuto connettivo ed epiteliale, quella sinistra, avendo solo due lembi, è detta bicuspide o mitrale. Altre importanti valvole si trovano tra il ventricolo destro e le arterie polmonari e tra quello sinistro e l’aorta: sono le valvole semilunari che, chiudendosi dopo la contrazione dei ventricoli, impediscono il reflusso del sangue.

     Nell’atrio destro c’è una zona speciale, detta nodo senoatriale, costituita da cellule muscolari (formano il tessuto nodale) specializzate nella generazione di impulsi elettrici che regolano e coordinano la contrazione quasi simultanea dei due atri. Una seconda zona dello stesso atrio, situata più in basso, il nodo atrioventricolare, riceve l’impulso dopo circa 0,1 secondi e lo trasmette tramite il fascio di His (dallo scopritore Wilhelm His) alle pareti muscolari dei due ventricoli che, eccitati, si contraggono.

     Per completare questa sintetica descrizione, bisogna fare un cenno alle due coronarie, arterie che si originano dal tratto iniziale dell’aorta. Il loro nome deriva dall’aspetto: circondano il cuore come se formassero una corona. Formando una fitta rete di arteriole e capillari, le coronarie  riforniscono il cuore di sostanze nutritive, elaborate dalla digestione, e dell’ossigeno necessario per ricavate energia ai mitocondri delle cellule muscolari polinucleate.

Due video di Scuolanetwork sulla struttura e la funzione del cuore:

http://www.youtube.com/watch?v=ogcn5vxZodo

http://www.youtube.com/watch?v=d9PUrPQ-LoU&feature=related