Metodo Stamina, realtà o illusioni?

pluripotent-stem-cells-273x300     Dopo che alcune riviste scientifiche, tra cui Nature, hanno bocciato il cosiddetto “metodo Stamina”, anche il Ministero della Sanità il mese scorso ha preso una decisione netta: Stamina non ha fondamenti scientifici, il suo protocollo sperimentale non è riconosciuto valido dalla comunità medica internazionale e non ci sono prove dell’efficacia di questa “cura”.

L’attenzione mediatica italiana intorno a questo metodo è stata notevole e ancora di più lo sono state le speranze degli ammalati. Purtroppo come è già successo circa quindici anni fa per la cura “Di Bella” (un mio conoscente ne usufruì per alcuni mesi senza giovamento), rimangono ancora alcune speranze ma soprattutto le delusioni degli ammalati.

La richiesta di brevetto sul metodo Stamina venne presentata anche negli Stati Uniti nel 2010, ma l’esito fu negativo perché  non si fornivano sufficienti dettagli sulle procedure di sperimentazione.

Addirittura, quest’estate sulla rivista Nature è stato scritto di figure contraffatte allegate alla documentazione per la richiesta di brevetto. Due immagini fondamentali sarebbero state ricavate da altre pubblicazioni sull’argomento, effettuate da un gruppo di ricerca russo, guidato da Elena Schegelskaya  alcuni anni prima. Se si tratti di plagio, disattenzione o altro non sono in grado di dirlo. Resta il fatto che su questo “metodo” c’è poca chiarezza, ci sono ancora lati oscuri e perplessità della comunità scientifica nazionale e internazionale.

Le regole internazionali sulla sperimentazione di “farmaci” o sull’uso di cellule staminali devono valere per tutti. Deve esserci la possibilità di controllo sulla regolarità delle procedure seguite e sull’efficacia di un prodotto e di un sistema di cura. Le conoscenze scientifiche e mediche degli ultimi secoli sono progredite e progrediscono in questo modo, con il controllo degli altri gruppi di ricerca.

In cosa consiste il “metodo Stamina”? Si tratterebbe di una terapia per malattie gravi, come l’atrofia muscolare spinale, messa a punto dalla Stamina Foundation di Davide Vannoni (non un medico ma, a leggere le cronache, un laureato in lettere) e che ha alla base l’utilizzo di cellule staminali adulte. Può darsi che la formazione non scientifica né medica di Vannoni abbia giocato un ruolo a suo sfavore, ma il giudizio del Ministero della Salute e degli esperti dell’Istituto Nazionale di Sanità è una chiara bocciatura senza appello: il metodo in questione non è utile per curare le malattie ma può essere un ulteriore pericolo per chi è già ammalato. Infatti nel Decreto Ministeriale dello scorso 10 ottobre si evidenziano: <<a) la “inadeguata descrizione del metodo”, mancando una descrizione del differenziamento neurale delle cellule;

b) la “insufficiente definizione del prodotto” sia perché le cellule da iniettare non sono definite in maniera corretta, sia perché non viene presentato alcun saggio funzionale che ne dimostri le proprietà biologiche; in difetto di questa adeguata caratterizzazione e dei pochi controlli di qualità, vi è un problema sia di efficacia del trattamento, per la difficoltà di riprodurre il metodo, sia di sicurezza;

c) i “potenziali rischi ” per i pazienti, in specie per quanto concerne l’utilizzazione di cellule allogeniche, per la mancanza di un piano di identificazione, screening e testing dei donatori, con conseguente esclusione della verifica del rischio di malattie e agenti trasmissibili (HIV1, HIV2, HBC, HCV, ecc.);

d) altri rischi di fenomeni di sensibilizzazione anche gravi (ad esempio encefalomielite) sono dovuti anche al fatto che il protocollo prevede somministrazioni ripetute; non essendo prevista la filtrazione delle sospensioni ottenute dal materiale di partenza (carota ossea), vi è anche il rischio di iniezione di materiale osseo a livello del sistema nervoso;>>

Recentemente anche il Comitato di Bioetica della Regione Sicilia ha dato all’unanimità parere negativo alle cure col “metodo Stamina”. La decisione è stata comunicata per iscritto sia ai pazienti sia ai loro familiari. Le ragioni della bocciatura sono definite di carattere prettamente scientifico.

Per chi vuole saperne di più, due diverse “campane”: Stamina Foundation , Vannoni espone i risultati di StaminaDecreto del Ministero della Salute che qualche settimana fa ha chiuso definitivamente con la sperimentazione del metodo Stamina.

L’immagine cellule staminali pluripotenti embrionali è tratta da: http://www.csa.com/discoveryguides/stemcell/images/pluri.jpg