Terremoto di Rieti

     Questa notte l’Appennino dell’Italia centrale ha tremato ancora. Alcuni anni dopo L’Aquila, a poca distanza, altre faglie che caratterizzano tutta la catena montuosa appenninica hanno prodotto i loro effetti catastrofici: danni e morti.

     Gli Appennini hanno incominciato a formarsi circa 18 milioni di anni fa e la loro emersione dal Mar Mediterraneo, insieme alla deriva verso est di quella che sarebbe diventata la Penisola italiana ha portato anche alla formazione del Mar Tirreno e al progressivo restringimento del Mar Adriatico. Per la loro origine sottomarina, gli Appennini risultano formati dalla sovrapposizione di vari strati o “fette” di crosta terrestre. Come sempre capita, dopo l’emersione è continuato il sollevamento a causa della spinta della placca africana verso la Regione balcanica ed è iniziata l’erosione.

     La conformazione appenninica attuale risale a non più di 7-8 milioni di anni fa, con il progressivo accavallamento e “scollamento” degli strati di rocce sedimentarie che costituiscono queste montagne.

     I fenomeni sismici, associati alle faglie primarie e secondarie, determinate da questi incessanti e lenti movimenti geologici ci sono sempre stati e, purtroppo continueranno ad esserci. La Regione Appenninica è geologicamente molto attiva, come molte altre aree del Pianeta.

     Il terremoto di questa notte ha avuto epicentro nella zona dei comuni di Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) ed è stato determinato da forze “distensive” che, come il terremoto dell’Aquila, hanno interessato le faglie del complesso appenninico laziale-abruzzese e umbro-marchigiano. Il sisma è stato registrato alle ore 3 e 36′ italiane, la magnitudo è 6,0 (Scala Richter) e l’ipocentro risulta essere a circa 4 km di profondità. Ha interessato decine di comuni delle Province di Rieti, Macerata e Ascoli Piceno, ma è stato avvertito in tutta l’Italia centrale, con danni segnalati anche nelle province di L’Aquila, Perugia e Teramo.

     In queste ore la sequenza sismica continua, anche se è improbabile che si manifestino scosse di magnitudo pari o superiore a quella principale che si è già verificata.

Per maggiori informazioni e per consultare la tabella degli eventi sismici di questa notte: INGV terremoti.

Video del Corriere di Rieti sulla situazione di una zona ad Accumoli.