VERSO L’IMMORTALITA’

di Dante Iagrossi. Fin dalla notte dei tempi, l’uomo ha sognato di prolungare il più possibile la durata della sua vita, ma le vicissitudini, precarietà personali e storiche spesso non sono state favorevoli. Dall’Ottocento in poi, però, con l’avvento dei vari vaccini e i tanti farmaci, in generale la vita media è cresciuta parecchio, anche se l’inquinamento ambientale, le guerre e le pandemie hanno inciso in modo drammatico, decimando vaste popolazioni. Comunque si ritiene che le persone più longeve abbiano superato i 120 anni circa (una donna francese più di 122, un indonesiano, forse nato nel 1870, 146). Nel mondo vegetale certi alberi, invece, in condizioni ottimali sopravvivono da varie migliaia di anni: un pino 5066, le radici di un abete rosso, persino 9550).

Nel mondo animale è stata scoperta da alcuni ricercatori italiani a Lecce una medusa che, almeno in teoria, rasenterebbe addirittura l’immortalità, potendo invertire per un numero illimitato di volte il proprio ciclo vitale, col passaggio continuo dalla vecchiaia alla nascita. Si tratta della minuscola “Turritopsis nutricula”, lunga appena 5 mm, che vive in varie regioni oceaniche, dalle temperate alle tropicali. La vita della spugna barile gigante, nelle acque caraibiche, arriva a 2.200 anni. Inoltre è stata individuata una vongola oceanica “ming”, che vive fino a 507 anni nell’Atlantico del Nord, mentre uno squalo della Groenlandia vive fino a 400 anni, molto più delle tartarughe delle Galapagos, di cui un esemplare ha toccato il record di 177 anni.

Caratteristiche basilari di alcuni di tali animali sono un lento metabolismo, e soprattutto un DNA speciale, che consente loro di essere praticamente immuni da tumori e altre gravi malattie letali. Vari scienziati stanno perciò studiando il corredo genetico di questi organismi, per cercare poi di trasferire all’uomo le loro speciali capacità di sopravvivenza “allungata”.

Grande attenzione e curiosità hanno suscitato anche gli “orsetti d’acqua” (tardigradi, foto a sinistra), piccolissimi invertebrati (di appena mezzo mm!), dalle capacità di resilienza davvero eccezionali:

  • resistenza a temperature assai basse, persino nello spazio
  • resistenza a gas tossici e radiazioni letali per noi e per gli altri
  • resistenza a pressioni 400 volte maggiori della nostra abituale
  • resistenza a lunghi periodi di mancanza totale di cibo e di acqua.

Essi allora entrano in uno stato particolare di vita nascosta, “criptobiosi”, con metabolismo annullato, disidratazione completa, zampe e testa ritratte in corpo sferico per 120 anni, fino ad un nuovo contatto con l’acqua.

Dalle ricerche è risultato che possiedono una proteina capace di ridurre del 40% il danno provocato alle cellule dai raggi X.

Anche senza poter disporre di questo ed altri geni “allunga-vita” è indubbio che la nostra esistenza sarebbe migliore e di maggior durata con un’alimentazione sana e adeguata, sport moderato, vita sociale appagante. Ma restano comunque le incognite imprevedibili di malattie rare, tumorali incurabili, oltre all’esercito pericoloso e multiforme dei nuovi virus sempre in agguato. Crediti foto: Pinterest. Dante Iagrossi.

Il più antico animale terrestre

Dickinsonia     Un gruppo di paleontologi australiani ha analizzato e datato le strutture di un fossile ritrovato in Russia alcuni mesi fa, nei pressi del Mar Bianco, concludendo che risale a 558 milioni di anni fa. Questa datazione e la presenza di tracce di colesterolo, lo rendono il più antico animale terrestre perché precede di venti milioni di anni la grande esplosione di forme di vita del cambriano, con la comparsa degli organismi pluricellulari.
I campioni fossili ritrovati, denominati Dickinsonia, hanno una forma ovale e appiattita e le dimensioni sono molto variabili, dai 4 mm di lunghezza fino ad un metro 40 cm circa. Sono stati ritrovati solo negli strati risalenti al periodo Ediacarano, in Russia, India, Ucraina e soprattutto in Australia. Alcuni paleontologi lo ritengono un animale ma altri pensano possa appartenere ad un regno di viventi ormai estinto. Quindi si tratta di un fossile abbastanza misterioso. Per approfondire:
Video: Dickinsonia – World’s First Animal? Rivista Focus.it .