90 anni fa il dirigibile Norge sorvolò il Polo Nord

     Il 12 maggio del 1926, esattamente novant’anni fa il dirigibile Norge sorvolò il Polo Nord. Il Norge partì il 10 aprile 1926 dall’aeroporto Ciampino di Roma con la spedizione, ideata dall’italiano Umberto Nobile e dall’esploratore svedese Roald Amundsen, e dopo oltre un mese di viaggio con tappe in Inghilterra, Russia, Norvegia e isole Svalbard finalmente sorvolò la calotta polare artica in corrispondenza del Polo Nord. Era la prima volta che l’uomo raggiungeva il Polo Nord, prima c’erano stati tentativi infruttuosi via mare con le navi. Anche l’ultima zona inesplorata e sconosciuta del pianeta era stata raggiunta. Due giorni dopo il successo della spedizione, finanziata anche dal governo italiano, il Norge arrivò in Alaska e l’impresa ebbe grande risonanza sui mezzi di comunicazione internazionali dando prestigio all’Italia, alla sua Aeronautica e allo stesso Nobile.

     L’impresa fu possibile con un volo ininterrotto di oltre 5300 Km, dalle isole Svalbard all’Alaska e, successivamente, fu seguita da una controversia tra Nobile e Amundsen per stabilire chi avesse i meriti maggiori del successo della trasvolata.

     Nel 1928 ci fu una seconda spedizione italiana, condotta da Nobile con il dirigibile Italia che ripeté l’impresa partendo da Milano, attraversando altri Paesi europei e con la solita ultima tappa alle Svalbard. Durante il percorso di ritorno, prima delle Svalbard, il dirigibile Italia si schiantò sui ghiacci a causa di una forte tempesta. Ci furono morti e feriti, alcuni scomparvero senza essere mai più ritrovati. Nacque l’eroica storia della tenda rossa.

Per saperne di più: Dirigibile Norge; Umberto Nobile; Esplorazione dell’Artide;

Vari video storici:

Nobile e la tenda rossa (RAI Storia);

La tenda rossa (Ministero Difesa);

Colonna sonora“La tenda rossa” di Ennio Moricone; Semplicemente stupenda.

Video breve: La partenza del dirigibile Norge (RAI Storia);

Video: Amundsen e Nobile (1);

Video: Amundsen e Nobile (2).

Crediti immagini: https://it.wikipedia.org/wiki/Artide ; www.ilvideogiornale.it .

Buon compleanno Polo Sud!

   Tra qualche giorno saranno 100 anni. Il Polo Sud venne raggiunto la prima volta dall’esploratore norvegese Roald Amundsen (1872-1928) il 14 dicembre 1911. Nella sua missione esplorativa, per avvicinarsi al continente antartico Amundsen utilizzò una nave con uno scafo rinforzato, la Fram, per superare l’ostacolo dei ghiacci. La nave è conservata al Museo di Oslo. Sull’impresa di Amundsen, effettuata in competizione con la spedizione inglese di Robert Falcon Scott, ci sono stati diversi film, uno trasmesso qualche mese fa su una delle televisioni nazionali. Amundsen raggiunse il Polo Sud insieme a tre compagni, dopo un viaggio sul ghiaccio di circa due mesi. La partenza avvenne dalla Baia delle Balene, dove era stata ancorata la Fram, per molti la più robusta nave in legno che sia mai stata costruita.

    Sulla proprietà e sullo sfruttamento delle risorse delle vastissime aree dell’Antartide (14 milioni di km2, circa 46 volte l’Italia che invece ha una superficie di 301.000 km2!)   ci sono state varie dispute tra gli Stati, fino al 1959. Soprattutto tra le europee Francia, Inghilterra e Norvegia, le Sudamericane Argentina e Cile, le oceaniche Australia e Nuova Zelanda, perché una parte dei territori che rivendicavano si sovrapponevano. Per fortuna nel 1959 entrò in vigore il Trattato Antartico in cui si  prevede che tutti i territori a Sud del 60° parallelo dell’emisfero australe non siano sotto la sovranità degli Stati, ma siano una zona di ricerca e collaborazione scientifica. Del resto le rigide temperature, che nell’inverno australe scendono fino a 80 °C sotto zero, sono state un formidabile motivo di dissuasione per coloro che ambivano alla colonizzazione dell’Antartide. Il fortunato e bel film-documentario francese “La marcia dei pinguini” del 2005, diretto da Luc Jacquet, offre una vaga idea del clima antartico. Oggi in quel continente ci sono basi scientifiche di molti Paesi. Oltre a quelli già citati, ci sono anche basi italiane, statunitensi, russe, giapponesi, ukraine, indiane e cinesi.

  La base di ricerca italiana, in collaborazione con la Francia, è la Concordia. Un finanziamento di 18 milioni di euro (modesto rispetto al budget di altri Paesi), tra strutture, materiali e personale, ha permesso il 2 novembre 2011 di iniziare un altro anno di ricerche che consentono la sopravvivenza della struttura. Che tipo di ricerche? Il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) prevede:

1.      Attività di monitoraggio ambientale e biologico presso la sede di Baia Terranova.

2.      Studi sulle rocce vulcaniche antartiche.

3.      Analisi di biologia marina, riferite soprattutto a batteri e virus.

4.      Studi di climatologia.

5.      Studi sul campo magnetico terrestre.

6.      Studi sui pesci antartici e sulle caratteristiche che permettono loro di vivere in quell’ambiente estremo.

Per celebrare la spedizione di Amundsen e spiegare come si svolge la vita alla base italiana e quali sono le ricerche che si stanno effettuando, su http://www.lescienze.it e http://www.nationalgeographic.it  l’italiano Jacopo Pasotti produrrà un resoconto di testi, foto e video. Il giorno dei festeggiamenti del centenario, il 14 dicembre, ci sarà una diretta audio-video dalla Base Concordia. Buona visione e ascolto! Salvo eventuali difficoltà, anche nella velocità di connessione.

L’immagine della Fram tra i ghiacci è tratta da: www.south-pole.com/p0000101.htm

La foto di Amundsen, relativa alla spedizione antartica del 1911 è tratta da: www.coolantarctica.com/Antarctica%20fact%20fi…

Un video per immagini che narra della spedizione di Robert Falcon Scott: http://youtu.be/-tiw7q9Un9U 

Due video con Roald Amundsen e la nave Fram: http://youtu.be/TEk2AkyGA-4

http://youtu.be/a7RLWRx8go8  

Un breve video tratto da “La marcia dei pinguini”: http://youtu.be/KBU5NSEWGvs