La nostra casa comune

La Santa Sede, in particolare il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, e l’Istituto per l’Ambiente di Stoccolma, hanno elaborato congiuntamente e pubblicato una guida per prendersi cura del nostro pianeta Terra. Il libretto (9 MB) in pdf si può scaricare a questo link: La nostra casa comune | SEI .

Il volumetto si ispira alla seconda enciclica di Papa Francesco, “Laudato si’, sulla cura della casa comune”, che rintraccia le radici della nostra crisi ecologica nel consumo eccessivo e negli attuali modelli di sviluppo economico. Fa riferimento al fatto che sul nostro pianeta tutto è collegato e che anche il clima è un bene comune, di tutti e per tutti e che la crisi climatica è una grave minaccia per la nostra sicurezza e per la natura. Non mancano i riferimenti all’economia dei combustibili fossili, considerata causa principale del riscaldamento globale. Si richiedono cambiamenti radicali, anche se non possono che essere graduali:

Con un’azione drastica per eliminare rapidamente le emissioni di gas serra, possiamo limitare l’aumento della temperatura e prevenire le conseguenze più pericolose. Nel 2015, quasi 200 Paesi hanno firmato un accordo a Parigi per bloccare l’aumento della temperatura a 1,5 gradi Celsius, ma non si è agito abbastanza velocemente. Il prossimo decennio sarà decisivo.

È necessario niente di meno che un cambiamento completo nelle nostre economie e società. Dobbiamo: a) fermare la deforestazione; b) cambiare il modo in cui consumiamo il cibo e coltiviamo la terra; c) produrre energia senza combustibili fossili con una conversione completa all’energia pulita”.

Di notevole importanza sono i riferimenti alla biodiversità, fondamento della sopravvivenza e del progresso umano, nonché all’acqua potabile sicura, come diritto umano essenziale, fondamentale e universale. Un altro tema centrale della pubblicazione è l’aria, con la sua composizione e l’inquinamento che uccide più di quattro milioni di persone ogni anno, senza dimenticare che l’inquinamento domestico è causa di innumerevoli malattie tra le popolazioni più povere. Molto importanti anche i riferimenti al cibo, all’agricoltura intensiva che ha rimodellato il pianeta ed ha un impatto ambientale e sociale devastante e diffuso su gran parte della Terra. La pubblicazione continua con riferimenti al modello consumistico e alle azioni necessarie da mettere in atto noi tutti per iniziare a superare l’attuale crisi ambientale e le conseguenze devastanti, anche per modelli economici sbagliati, su una parte considerevole della popolazione mondiale. Vedi: Stockholm Environment Institute: bridging science and policy (sei.org) .

Lascia un commento