Plutone, pianeta nano

Le conoscenze scientifiche vengono aggiornate di continuo, perché nuove scoperte si aggiungono e talvolta sostituiscono quelle precedenti. Spesso si arriva a nuove scoperte in modo casuale, mentre le ricerche condotte erano indirizzate verso altri scopi. In altri casi l’ampliamento delle conoscenze induce a rivedere e riformulare teorie e definizioni già consolidate, soprattutto in astronomia.


Plutone (in primo piano) e Caronte. Crediti: NASA:
https://www.nasa.gov/

Fin dalla sua scoperta nel 1930 da parte di Clyde Tombaugh, Plutone è stato considerato per 76 anni un pianeta, il nono del Sistema solare. Così ci è stato insegnato e così è stato riportato nei vari testi scolastici e universitari. Negli ultimi anni ho dovuto rispondere spesso alla domanda sui motivi del suo declassamento a “pianeta nano”.

Nel 1992, dopo l’individuazione di diversi corpi celesti delle dimensioni di Plutone nella fascia di Kuiper (oltre Nettuno, ai confini del Sistema solare dove orbitano Plutone, asteroidi e comete), diversi astronomi si sono posti la questione sullo status del nono pianeta. La discussione è continuata per una decina d’anni, fino al 2005, anno in cui è stato scoperto Eris, un pianeta nano più massiccio di Plutone del 27%. Considerando che Plutone è anche più piccolo di alcuni satelliti del Sistema solare, ad esempio della Luna, di Ganimede (uno degli 80 satelliti di Giove, il più grande del Sistema solare), Titano (il più grande satellite di Saturno), Tritone (il più grande satellite di Nettuno), l’Unione Astronomica Internazionale nell’arco di un anno ha deciso nel 2006 di declassarlo a pianeta nano, come Eris. Plutone quindi è uno dei tanti oggetti trans-nettuniani.

Plutone, come gli altri oggetti della fascia di Kuiper, è composto prevalentemente da roccia e ghiaccio e con la sua orbita ellittica è distante dal Sole da 30 a 49 Unità Astronomiche. Ricordo che 1 U.A. è la distanza media Terra-Sole e corrisponde a circa 150.000.000 Km (1,5*108 Km).

Dal 2015, quando la sonda New Horizons della NASA ha raggiunto la fascia di Kuiper e sorvolato la superficie di Plutone mandando sulla Terra migliaia di immagini nitide, si sa molto di più di questo corpo trans-nettuniano. Plutone ha cinque lune: Caronte (a soli 19.000 Km di distanza da Plutone), Stige, Notte, Cerbero e Idra. Per la vicinanza, le dimensioni non moto diverse e il loro baricentro che è esterno ai due corpi, Plutone e Caronte sono considerati un “pianeta nano doppio”.

Monomero di toline

Nel 2016, gli astronomi della NASA elaborando le immagini arrivate da New Horizons, hanno annunciato che la calotta bruno-rossastra che ricopre il polo nord di Caronte è formata da toline, macromolecole contenenti carbonio e azoto, che possono essere considerate ingredienti per la vita. Per approfondire: Il blog della sci.

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