Riconoscere l’Antropocene?

“L’Antropocene è un’epoca geologica proposta che risale all’inizio del significativo impatto umano sulla geologia e sugli ecosistemi della Terra, tra cui, ma non solo, il cambiamento climatico antropogenico” (RaiPlay).


Crediti immagine: Fondazione Stensen, https://stensen.org/

Diverse organizzazioni internazionali stanno valutando se accettare questa proposta di una nuova epoca geologica che segue l’Olocene (ufficialmente è l’epoca attuale, per convenzione è iniziata circa 11.700 anni fa dopo l’ultima glaciazione, è l’ultima epoca del Quaternario). Molti membri dell’Anthropocene Working Group hanno prima proposto e poi ritirata, come data di inizio di questa nuova epoca, il test nucleare Trinity del 16 luglio 1945, la prima detonazione nucleare della storia, condotta dagli USA nell’ambito del Progetto Manhattan nel deserto del Nuovo Messico. Il nome Trinity fu assegnato al test dallo stesso Julius Robert Oppenheimer, la cui biografia ed attività è stata sceneggiata in un recentissimo film di successo.

Ma la questione Antropocene e la sua data di inizio sono ancora in discussione. Recentemente, a metà luglio 2023, anche sul “The Economist” del Regno Unito è stato pubblicato un articolo a favore del riconoscimento dell’Antropocene e si segnala la nuova proposta dell’Anthropocene Working Group come data di inizio: lo strato di sedimenti in fondo al Lago Crawford a circa 30 km da Toronto in Canada, in cui è evidente un picco di aumento dei depositi di plutonio, elemento radioattivo liberato nell’ambiente proprio dalle esplosioni nucleari.

A rafforzare l’adozione di questa nuova e sconvolgente epoca geologica ci sono anche alcuni film documentari, tra cui quello canadese del 2018, trasmesso durante il programma Geo della Rai nel 2020-2021: https://www.raiplay.it/video/2021/04/-Antropocene—22042021-24d7b33d-e51a-41ca-b6ef-5a8fb07b67f3.html Il documentario rappresenta un viaggio con spettacolari immagini che mostrano l’impatto delle attività umane sul pianeta Terra. Sono state percorse e indagate varie zone del Pianeta dove sono evidenti le principali conseguenze delle attività umane: disboscamenti estesi e indiscriminati, grandi industrie inquinanti, urbanizzazione incontrollata, sfruttamento selvaggio del suolo e dei popoli, desertificazione che avanza.

Sono molti gli indicatori a favore dell’adozione di questa nuova epoca: i picchi di anidride carbonica nell’ambiente, i cambiamenti climatici in atto, le plastiche e le microplastiche che stanno formando nuove tipologie di sedimenti alterando gravemente l’ambiente, la scomparsa di numerosi ambienti naturali e la forte riduzione della biodiversità del Pianeta.

Riferimenti bibliografici: Paul Crutzen, Benvenuti nell’Antropocene. L’uomo ha cambiato il clima, la Terra entra in una nuova era, Mondadori, 2005. Crutzen è un chimico e meteorologo olandese che, interessandosi anche di chimica dell’atmosfera, ha pubblicato numerosi studi sull’ozono della troposfera e sui processi fotochimici che lo coinvolgono (in questa zona è un inquinante). Per queste e altre ricerche Crutzen (insieme a M. Molina e S. Rowland) ha ricevuto il premio Nobel per la chimica nel 1995. Nel 2000 ha coniato il termine Antropocene, riferito all’attuale era geologica.