Nane brune a 30 anni luce dal Sole

Disegno di una nana bruna, crediti NASA-JPL

A circa 30 anni luce dal Sole, o poco meno, sono state scoperte numerose nane brune. Si tratta di stelle mancate, piccole e fredde, che non hanno mai raggiunto la massa necessaria per innescare le reazioni di fusione nucleare che, trasformando l’idrogeno in elio, emettono grandi quantità di energia sotto forma di luce e calore. Le nane brune sono corpi celesti particolari: più grandi dei pianeti che conosciamo ma più piccole del Sole.

La stella vera più vicina al Sole è Proxima Centauri, una nana rossa situata a circa 4,2 anni luce in direzione della costellazione del Centauro, scoperta nel 1915 da Robert Innes dallo Union Observatory del Sudafrica.

Le nane brune identificate durante il 2021 sono quasi un centinaio e sono state rilevate e osservate solo adesso a causa delle loro deboli emissioni di radiazioni: hanno una temperatura superficiale di soli 27 °C.

La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori, prevalentemente astronomi amatoriali volontari, che hanno analizzato i dati raccolti da due telescopi: il Mayall di Kitt Peak in Arizona e il Blanco di Cerro Tololo in Cile. La verifica è stata poi effettuata con la Infrared Array Camera del telescopio spaziale Spitzer che, oltre ad averne confermato l’esistenza, ha determinato la loro esatta temperatura superficiale.

Il corposo articolo (circa 50 pagine, ricche di dati e molto tecniche) che illustra la scoperta è stato pubblicato su arXiv.org lo scorso 17 agosto.

Per saperne di più sulle nane brune in generale: Astronomiamo. Nell’immagine sopra, la posizione (in basso a destra) delle nane brune nel diagramma Hertzprung-Russell.

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