2020: Anno Internazionale della salute delle piante

2020_Anno_Piante    Il 2019 è stato l’anno in cui, per i numerosi incendi che hanno devastato vaste aree del Pianeta dal Sudamerica all’Australia, è stata distrutta la maggiore copertura forestale e vegetale di sempre.
Il problema della riduzione della superficie boschiva e della salute della piante però era emerso già da alcuni decenni. Tanto che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2020 “Anno Internazionale della salute delle piante”. L’evento è stato segnalato alla stampa anche lo scorso 2 dicembre a Roma dal Direttore Generale della FAO Qu Dongyu, sottolineando che “Le piante costituiscono la base della vita sulla Terra e sono il pilastro più importante della nutrizione umana. Ma non possiamo dare per scontato che le piante godano di buona salute”.
Secondo i dati della FAO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, il 40% circa della colture alimentari viene perso nelle vaire parti del mondo a causa di malattie e parassiti vari. Ma le piante formano gran parte del nostro cibo e riforniscono continuamente l’aria dell’ossigeno necessario anche alla nostra sopravvivenza oltre a quella degli altri animali.
La FAO pone l’accento anche alle perdite economiche darivanti dall’ammaloramento delle colture e dalla loro perdite: oltre 220 miliardi di dollari l’anno che determinano una carenza di cibo per centinaia di milioni di persone nelle regioni povere o in via di sviluppo del Pianeta.
In questo anno particolare, l’ONU vuole sensibilizzare i governi, gli amministratori a vari livelli, i ricercatori ma anche i comuni cittadini ad avere un ruolo più attivo nella prevenzione delle malattie e nella promozione della salute delle piante, meglio senza l’utilizzo di sostanze chimiche che hanno provocato danni all’ambiente e alla salute umana. Gli agricoltori sono invivati ad assumere corrette pratiche e metodi di coltura, rispettosi dell’ambiente, oltre che destinati a mantenere le piante in buona salute ed aumentare la produttività. Per raggiungere gli scopi, bisogna investire in ricerca, divulgazione fitosanitaria e tecniche innovative di coltivazione, specifiche e adeguate al tipo di suolo disponibile.
Crediti: FAO; Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali;
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