Biodiversità e Darwin day 2018 e 2019

extinction     Per richiamare l’attenzione sul prossimo Darwin day che si celebrerà dopodomani 12 febbraio 2019, segnalo anche gli eventi che hanno caratterizzato quello dello scorso inverno, presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino. Infatti a conclusione della mostra “ESTINZIONI biodiversità dei vertebrati in allarme rosso” e per celebrare il Darwin day del 14 febbraio 2018, venne programmato un seguitissimo evento di letture e musica.
Furono selezionati brani di testi di vari autori scientifici e letti con accompagnamento musicale. Agli studenti consiglio la raccolta completa delle letture (1,1 MB, circa 50 pagine pdf), che può essere scaricata dalla scheda “Collezioni” del sito del Museo dove è consultabile l’elenco dei brani letti con i rispettivi lettori.
Qui, a scopo didattico, propongo un breve testo tratto da: Il significato dell’esistenza umana, di Edward O. Wilson, 2015, Codice Editore.
“Proviamo a pensare alla biodiversità della Terra, alla varietà della vita esistente sul nostro pianeta, come a un dilemma circondato da un paradosso, vale a dire dalla seguente contraddizione: quanto più numerose sono le specie che l’umanità spinge all’estinzione, tanto più lo sono quelle che gli scienziati vanno scoprendo. Nondimeno, come i conquistadores che fondevano l’oro degli Inca, essi ammettono che prima o poi il grande tesoro si esaurirà, e che ciò accadrà presto. Da questa consapevolezza nasce il dilemma: fermare la distruzione per il bene delle generazioni future, oppure, al contrario, continuare ad alterare il pianeta perseguendo le nostre esigenze immediate? Nel secondo caso il pianeta Terra farà il suo ingresso – sconsiderato e irreversibile – in una nuova era della sua storia, che alcuni chiamano Antropocene: un’era della nostra specie soltanto, tutta incentrata su di essa, in cui le altre forme di vita saranno relegate a ruoli sussidiari. Io preferisco chiamare questo futuro miserabile Eremocene: l'”era della solitudine”. Gli scienziati suddividono la biodiversità (si badi bene, tutto il resto della vita) in tre livelli. All’apice troviamo gli ecosistemi, per esempio prati, laghi e barriere coralline; più sotto vi sono le specie che costituiscono ciascun ecosistema; alla base, infine, vi sono i geni che prescrivono i tratti distintivi di ciascuna specie.
Il numero di specie è una comoda misura della biodiversità. Nel 1758, quando mise mano alla classificazione tassonomica formale tuttora in uso, Carl Linnaeus riconobbe, in tutto il mondo, circa ventimila specie. Linnaeus pensava che, insieme ai suoi allievi e ai suoi assistenti, sarebbe stato in grado di registrare la flora e la la fauna mondiali nella loro interezza, o quasi. Nel 2009, secondo l’Australian Biological Resources Study, quel numero era salito a 1,9 milioni e nel 2013 è probabilmente arrivato a due milioni. Eppure ci troviamo ancora a una delle tappe iniziali nel viaggio linneano. Il numero reale delle specie presenti in natura non è conosciuto nemmeno con un’approssimazione al più vicino ordine di grandezza. Quando aggiungiamo al computo invertebrati, funghi e microrganismi ancora sconosciuti, le stime variano enormemente, da cinque a cento milioni di specie.
La Terra, per farla breve, è un pianeta poco conosciuto; il ritmo con cui viene mappata la biodiversità, poi, è tuttora lento, … “. Crediti: Museo di Scienze Naturali di Torino.
Darwin_day_2019     Il Darwin Day è una celebrazione in onore di Charles Darwin (1809-1882) che si tiene in tutto il mondo nell’anniversario della nascita del grande naturalista inglese, avvenuta il 12 febbraio 1809. Per conoscere i principali eventi italiani del Darwin day 2019, dedicato alle meraviglie dell’evoluzione, segnalo il sito: https://www.uaar.it/uaar/darwin-day/ .
Crediti immagine Darwin day: https://www.agoravox.it/ Crediti immagine extinction: http://discovermagazine.com/ .

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