Puliamo il Mondo 2018

base_banner_SITO_PIM_copyDurante questo fine settimana, il 28, 29 e 30 settembre si ripresenta la manifestazione “Puliamo il Mondo”, la più grande manifestazione ambientalista del pianeta, alla quale partecipano milioni di persone di ogni età. Puliamo il Mondo è arrivata alla ventiseiesima edizione e in Italia è gestita da Legambiente con la partecipazione di numerose altre associazioni. Alla manifestazione partecipa anche la RAI con numerosi servizi ed una diretta televisiva su RAI3 domenica 30 settembre.
L’edizione di quest’anno, alla luce dei problemi socioeconomici globali e di quelli relativi ai flussi migratori, è dedicata al tema dell’abbattimento delle barriere e dei pregiudizi. Certamente salvare l’ambiente, le città e le periferie dai rifiuti e dal degrado ma anche sostegno a coloro che giornalmente lavorano per costruire integrazione, cooperazione internazionale e relazioni sociali, contro ogni forma di pregiudizi, barriere, sfruttamento e povertà.
Alla pagina web dedicata http://www.puliamoilmondo.it/, cartella “Partecipa” e sotto cartella “Adesioni, luoghi e programmi”, si possono selezionare Regione, Provincia e città per prendere visione delle migliaia di iniziative organizzate in Italia e decidere a quale partecipare.
Crediti immagine: Legambiente, iniziativa Puliamo il Mondo.

Classificazione dei minerali (2a parte)

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VII – Fosfati, arseniati e vanadati. I gruppi di atomi che caratterizzano questa classe sono gli anioni [PO4]3-, [AsO4]3-, [VO4]3-. I minerali della classe sono numerosi come tipologia, circa 400 ma abbastanza rari e di importanza modesta tranne alcune eccezioni. Il cristallo più comune è un fosfato, l’apatite [Ca5(PO4)3(OH, F, Cl)], durezza 5 nella scala di Mohs, che si presenta con varie tonalità di verde e violetto. Un fosfato delle terre rare è la monazite che spesso si trova negli gneiss, in Brasile e India. Altri minerali radioattivi di questa classe sono le miche di uranio.
VIII – Silicati. Sono di gran lunga il gruppo di minerali più vasto e complesso, costituisce almeno il 90% della crosta terrestre. Perciò la descrizione che ne faccio in questo post è molto sintetica e incompleta. L’unità di base dei silicati è il gruppo (SiO4)4-, i cui atomi di ossigeno sono disposti a formare un tetraedro con l’atomo di silicio al centro. Talvolta questi tetraedri sono isolati, spesso sono uniti tra loro in vari modi. In base al modo in cui sono uniti, i silicati vengono suddivisi in sei gruppi:
1. Nesosilicati, costituiti da tetraedri isolati. Vi appartengono l’olivina [(Mg,Fe)2SiO4], con cristalli prismatici, costituente di molte rocce; lo zircone (ZrSiO4) i cui esemplari più trasparenti sono utilizzati come gemme; il topazio [Al2(F,OH)2SiO4] con colori variabili dal giallo al rosa e all’azzurro, utilizzato soprattutto come gemma. Ai nesosilicati appartengono anche i granati, di composizione chimica variabile, hanno variabile anche il colore: quelli più comuni sono rosso-bruno, gli almandini.
2. Sorosilicati, costituiti dall’unione di due tetraedri. Vi appartengono l vesuvianite e una serie di minerali chiamati epidoti.
3. Ciclosilicati, in cui i gruppi (SiO4)4- sono riuniti a formare anelli. Vi appartiene il berillo [Al2Be3(Si6O18)], variamente colorato, si ritrova spesso nelle rocce granitiche. La varietà di berillo più conosciuta e apprezzata come gemma è quello verde: lo smeraldo. Un altro famoso silicato di questo gruppo è la tormalina, con le sue numerose varietà.
4. Inosilicati, con i gruppi tetraedrici riuniti a formare catene. Tra quelli a catena singola sono diffusi i pirosseni. Gli anfiboli invece sono costituiti da catene riunite e sono comuni sia nelle rocce ignee che in quelle metamorfiche.
5. Fillosilicati, formati da una struttura bidimensionale indefinita di anelli (SiO4)4-. Tra i silicati più famosi con questa struttura ci sono le miche, costituenti molto diffusi nelle rocce. Rientrano tra i fillosilicati anche i minerali argillosi e l’amianto.
6. Tectosilicati, con i tetraedri riuniti mediante i quattro vertici a formare strutture tridimensionali. Il rappresentante più conosciuto e diffuso sul pianeta è il quarzo, con le sue varie forme e i diversi colori. Un varietà caratteristica è il “cristallo di rocca”, limpido e incolore, utilizzato anche per apparecchiature ottiche. Altri minerali del gruppo sono l’opale, l’ortoclasio [K(AlSi3O8)], uno dei minerali più comuni che appartiene al vasto gruppo dei feldspati. Tra i minerali più rari e preziosi invece ci sono i lapislazzuli, ricercati come gemme e provenienti soprattutto dall’Afghanistan.
IX – Minerali organici. Comprendono alcune decine di minerali di origine da materia vivente, come i calcoli renali. Ma soprattutto comprendono minerali derivati da organismi vissuti in epoche geologiche passate e arrivati fino a noi per la loro composizione o durezza, come l’ambra.
Per saperne di più: Classificazione dei minerali. Museo di mineralogia. Sistematica dei minerali. Video: La formazione dei minerali (Zanichelli); Minerali (2a parte) di Antonio Geremia. Minerali (1a parte).