Il pericolo Amanita phalloides

Amanita-phalloides     Come negli scorsi anni, anche quest’autunno ci sono stati diversi casi di avvelenamento da funghi. Sulla struttura, le caratteristiche e la classificazione dei funghi ho già scritto in un’altra occasione alcuni anni fa (vedi “Buoni da mangiare, buoni da seccare”).

     Il clima favorevole delle settimane scorse ha portato alcune zone ad una produzione elevata di Amanite phalloides o Tignosa verdognola. Ad esempio anche in alcuni parchi e giardini di alcune aree metropolitane, come nei boschi e nel Parco della Rimebranza della collina torinese.

     Come riconoscere ed evitare (anche di toccare, possibilmente) questa specie di fungo mortale? Soprattutto nello stadio giovanile, quando si presenta come un “ovulo” bianco che non ha ancora prodotto il gambo ed il cappello, si può confondere facilmente con l’Amanita ovoidea o con l’Agaricus silvicola, specie entrambi commestibili. In questo stadio, anch’io che sono un discreto conoscitore, evito qualunque raccolta (è anche vietato dalla legge). Nello stadio adulto l’Amanita phalloides si riconosce più facilmente perché ha un cappello inizialmente convesso che poi si dilata ed ha un colore olivaceo. Il gambo è cilindrico, con la base bulbosa avvolta in una volva bianca. Anche l’anello che circonda il gambo nella parte superiore (col tempo però tende a scivolare verso il basso) è bianco e membranoso. Le lamelle della parte inferiore del cappello sono fitte con riflessi verdognoli. Oltre alla colorazione verdastra, il cappello può avere anche colorazioni brune a seconda delle varietà e dell’ambiente in cui il fungo cresce. Quest’Amanita predilige noccioleti, castagneti, querceti e boschi umidi degli ambienti collinari.

Amanita-phalloides-2     Considerata l’estrema pericolosità di questa specie, le cui tossine hanno come organo bersaglio il fegato e la cui dose mortale è stata calcolata in un grammo di peso fresco per ogni kg di peso corporeo di un adulto (nei bambini e negli anziani la dose si abbassa e già 15-20 grammi possono essere letali), si raccomanda la massima prudenza nella raccolta e prima del consumo di specie simili consultare sempre il centro micologico delle Aziende Sanitarie Locali!

Per approfondimenti sulla tossicità dell’Amanita phalloides: http://anestit.unipa.it/Tossico/falloide.htm ; http://www.micoweb.it/amanita-phalloides.html .

Breve video: https://www.youtube.com/watch?v=sPxlDx9CXzg .

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