La paura delle vaccinazioni

vaccinazione-antinfluenzale-300x258     I recentissimi fatti di cronaca relativi ad alcuni decessi che potrebbero essere in relazione con due lotti di vaccini antinfluenzali messi a punto per l’imminente stagione invernale, hanno fatto tornare o hanno scatenato una certa diffidenza e paura per le vaccinazioni.

Ritengo che l’importanza e l’utilità delle vaccinazioni in generale sia fuori discussione, perché da quando sono state introdotte hanno salvato la vita a molte decine di milioni di persone nel mondo, inoltre hanno migliorato la qualità della vita a coloro che ne hanno usufruito riducendo l’insorgenza di disabilità varie. Anche l’allungamento della vita media, che in Italia per gli uomini è circa 80 anni e per le donne alcuni anni in più, non è arrivato per caso: tra i tanti fattori che l’hanno determinato, le vaccinazioni sono uno dei principali.

Ricordo poi che l’uso sistematico delle vaccinazioni, in molti Paesi, ha determinato la scomparsa totale o quasi totale di molte malattie gravi: vaiolo, tetano, difterite, poliomielite, tubercolosi, tifo.

influenzafigure-virus-300x177     Come tutti i prodotti umani però, anche nella preparazione o nella somministrazione dei vaccini possono esserci degli errori e non so se questi ultimi casi di cronaca possono rientrare fra gli errori, perché nessuno ad oggi è in grado di mettere in relazione certa la morte di queste persone con l’iniezione del vaccino antinfluenzale. Ne sapremo di più quando il Ministero e l’Agenzia Italiana per il Farmaco avranno accertato i fatti.

Ma cos’è una vaccinazione? Si tratta di un metodo terapeutico che ha l’obiettivo di  immunizzare l’organismo per una determinata patologia somministrandogli un vaccino, cioè una sostanza che introdotta nell’organismo stesso determina la formazione di anticorpi  capaci di opporsi allo sviluppo della malattia, nel caso in cui l’organismo venga infettato. Vaccini di questo tipo si utilizzano per una vaccinazione preventiva che crea un’immunità attiva ma non immediata, perché lo sviluppo degli anticorpi impiega giorni o settimane per completarsi. Però la loro efficacia dura nel tempo: uno o più anni a seconda dei casi. I  vaccini curativi, utilizzati spesso in passato, invece rientrano in un’altra tipologia: hanno lo scopo di facilitare la guarigione di una malattia già conclamata.

Come avviene la somministrazione e cosa viene somministrato per fare in modo che l’organismo produca anticorpi contro un determinato antigene? La somministrazione può avvenire per via intramuscolare o per via orale, a seconda dei casi. Riguardo alla composizione i vaccini si suddividono in quattro grandi gruppi.

a) Agenti patogeni vivi dello stesso tipo di quelli contro i quali si vuole lo sviluppo degli anticorpi. Si tratta però di microrganismi la cui virulenza è stata attenuata col calore o con raggi ultravioletti.

b) Agenti patogeni morti dello stesso tipo di quelli che causano la malattia da prevenire.

c) Tossine inattivate di batteri patogeni;

d) Parti di virus che consentono lo sviluppo di anticorpi e il riconoscimento dell’intero microrganismo.

Questa composizione potrebbe creare sospetti sulla loro capacità di sviluppare la malattia che si propongono di contrastare, ma le tecniche sofisticate di cui dispone la comunità scientifica, ad esempio quella del DNA ricombinante, permettono la produzione di vaccini sempre più sicuri che eliminano quasi del tutto la possibilità di infezioni non dovute.

Nonostante l’indubbia utilità delle vaccinazioni, non si può negare che intorno ai vaccini ci siano anche grandi interessi economici che spingono al consumo eccessivo di vaccini e farmaci in generale. Vedi: Il flop delle vaccinazioni per l’influenza A H1N1 .

Sui vaccini vedi anche: Il colera dopo il terremoto .

Per tenersi aggiornati sulla situazione: Comunicazione del 29/11 dell’Agenzia per il Farmaco. La comunicazione si conclude così: “Mentre le indagini vanno avanti, l’AIFA riafferma l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, in quanto l’influenza non è un “malanno di stagione” ma una malattia infettiva seria che può avere complicanze gravi, specie per i soggetti a rischio. Ogni anno si registrano infatti circa 8.000 decessi per complicanze cardiovascolari riconducibili all’influenza, dovuti in parte ai livelli insufficienti di copertura vaccinale registrati nel nostro Paese, specie negli anziani.
L’Agenzia continua a vigilare in tempo reale sull’evoluzione della situazione, anche in contatto con l’EMA, e provvederà a comunicare tempestivamente eventuali aggiornamenti garantendone la massima diffusione.” Consulta periodicamente il portale AIFA.

Video: Vantaggi e svantaggi delle vaccinazioni pedriatiche. Campagna di sensibilizzazione alle vaccinazioni. Convegno sulle vaccinazioni (circa 5h e 30′) dello scorso maggio, a Pesaro.

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