Critiche allo Human Brain Project (HBP)

Human-Brain-Project-300x229     Il megaprogetto che si presentava come il fiore all’occhiello della ricerca scientifica europea ha un gruppo di oppositori di rilievo internazionale. Adesso sono più chiari gli obiettivi: non solo conoscere meglio le strutture e il funzionamento del cervello umano, ma anche la realizzazione di un computer in grado di simularne le prestazioni.

L’opposizione allo Human Brain Project (HBP) si è concretizzata con una lettera, che ormai ha raggiunto  molte centinaia di sottoscrizioni, inviata lo scorso 7 luglio alla Commissione Europea da un gruppo di scienziati. Le critiche riguardano sia la natura del progetto, rivolto ad applicazioni tecnologiche dagli sviluppi poco chiari, sia la sua gestione, troppo legata agli interessi del coordinatore e di alcuni dirigenti.

Dopo gli entusiasmi iniziali, le critiche sono sempre più evidenti e, probabilmente, legate anche alla gestione dei fondi stanziati e alla realizzazione delle strutture connesse al progetto.

Chi vuole approfondire il dibattito, può trovare un articolo abbastanza critico su OggiScienza: “Perché non piace il magaprogetto sul cervello in silicio”.

Qui invece si può leggere l’intera lettera (in inglese) inviata alla Commissione Europea.

Molte critiche hanno sicuramente un fondamento, ma qualche dubbio sorge: alcuni dei  neuroscienziati critici, non saranno persone escluse che ambivano ad entrare nel progetto o a svolgere in esso un ruolo di maggiore considerazione?

Credit immagine: blogs.umass.edu

 

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