La Grande Marcia per il clima

marcia_Clima_NewYork     Ieri c’è stata una grande mobilitazione internazionale: in circa 3000 città di vari continenti, centinaia di migliaia di persone  hanno manifestato marciando per richiamare l’attenzione del resto dell’opinione pubblica e dei governanti sull’emergenza dei cambiamenti climatici.

“People’s Climate March” ha raccolto attori e altri personaggi famosi e molto conosciuti oltre a semplici cittadini e ad ambientalisti militanti. In Italia sono stati contati circa 150 eventi. Qui si può aprire una scheda internet per cercare gli eventi realizzati nel nostro Paese. La marcia che ha visto più partecipanti si è tenuta a New York.

Bisogna pensare seriamente a cambiare il modello di sviluppo dei Paesi più ricchi: produrre sempre di più per consumare sempre più, come se le risorse del Pianeta fossero illimitate, non è più sostenibile. Ormai è chiaro che il costo, carissimo, lo pagheranno i più giovani e le generazioni future, per tempi molto lunghi.

Domani, al Palazzo di vetro dell’ONU, a New York si svolgerà il Climate Summit con la partecipazione di circa 120 leader mondiali per discutere proprio delle possibili azioni di lotta ai cambiamenti climatici, provocati dall’inquinamento prodotto da un sistema di sviluppo basato solo sul consumo.

Intanto, mentre si aspetta qualche decisione concreta da parte di chi può governare questi cambiamenti climatici, il contatore posto nella colonna di destra di questo blog mostra un continuo aumento della concentrazione di CO2, ormai arrivata a 397 ppm (parti per milione). Dati dell’osservatorio di Mauna Loa (USA).

Per saperne di più: Italian Climate NetWork.

 

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