La tiroide al centro dell’attenzione

     La prossima settimana, dal 19 al 25 maggio, sarà la “Settimana Mondiale della Tiroide”, incentrata sul tema “Tiroide problema sociale: dal corpo alla mente”. La manifestazione rientra in una più ampia campagna di prevenzione ed informazione sulle malattie tiroidee e su quelle di altri organi, connesse al malfunzionamento di questa importante ghiandola endocrina. In Italia, l’evento è promosso da varie Enti: la Società Italiana di Endocrinologia, l’Associazione medici endocrinologi, l’Associazione italiana della tiroide e associazioni di pazienti. A livello europeo interviene l’European thyroid Association.

     Secondo alcuni dati, in Italia soffrono di disfunzioni tiroidee circa il 20% delle persone. Tra le buone pratiche di prevenzione, si richiama l’attenzione sull’uso quotidiano di sale iodato come efficace metodo di prevenzione della carenza di iodio, indispensabile elemento chimico per il corretto funzionamento della ghiandola.

     La tiroide, in quanto ghiandola endocrina, riversa i suoi secreti direttamente nella circolazione sanguigna. Nel nostro corpo è localizzata appena sotto la faringe ed ha una forma di farfalla, produce fondamentalmente due ormoni amminici simili: la tiroxina (indicata con la sigla T4 perché la sua molecola contiene 4 atomi di iodio) e la triiodotironina (T3 perché contiene 3 atomi di iodio) e un terzo ormone, la calcitonina. Cosa fa con i suoi ormoni? Regola lo sviluppo ed il metabolismo. In particolare regolano lo sviluppo del tessuto osseo e di quello nervoso e una carenza di questi ormoni porta ad un rallentamento dello sviluppo scheletrico e di quello mentale. Altrettanto importante è il ruolo della tiroide nella regolazione dell’omeostasi perché gli ormoni T3 e T4 contribuiscono al controllo della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna, del tono muscolare, accelerando il metabolismo cellulare quando necessario. Anche l’eccesso degli ormoni tiroidei non è privo di inconvenienti: l’ipertiroidismo infatti determina ipertensione, perdita di peso, aumento della sensibilità al caldo, per citarne alcuni.      L’ipotiroidismo provoca effetti contrari: aumento di peso,  intolleranza al freddo, nell’età adulta l’ingrossamento della tiroide può provocare la formazione del gozzo, patologia meno diffusa rispetto ai decenni scorsi per la maggiore mobilità delle persone e la dieta che include prodotti di origine marina anche nelle località lontane dal mare. Perché lo iodio è abbastanza presente nell’acqua di mare, nei suoi pesci e nei crostacei.

La calcitonina regola il metabolismo del calcio, fondamentale per le ossa e per il meccanismo di contrazione muscolare.

     Un altro ruolo importante è svolto dalle quattro piccole ghiandole paratiroidi con la secrezione dell’ormone paratiroideo che tende ad aumentare la concentrazione degli ioni calcio nel sangue, in contrapposizione alla calcitonina.

     Riporto qualche dato sullo iodio, che è l’elemento meno abbondante degli alogeni e allo stato gassoso possiede una molecola biatomica (I2). Come altri alogeni ha una buona reattività nei confronti dei metalli e di molte sostanze organiche, ma per la sua importanza nel nostro organismo, viene utilizzato soprattutto nell’industria farmaceutica.

Video relativi allo iodio e alle sue caratteristiche: https://www.youtube.com/watch?v=JUBsJLRSM64 ; https://www.youtube.com/watch?v=LpNqXUzwqPs .

Per informazioni: www.associazioneitalianatiroide.org  www.societaitalianaendocrinologia.it  http://it.wikipedia.org/wiki/Iodio 

N.B. il post ha solo scopo didattico e divulgativo in nessun caso può essere confuso con indicazioni mediche.