2013: Anno Internazionale della cooperazione idrica

2013-anno-acqua-300x239      La decisione venne presa il 20 dicembre 2010 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, all’unanimità. L’iniziativa si aggiunge alle altre previste per il “Decennio Internazionale dell’Acqua, “Water for Life”, 2005-2015. Questa risoluzione vuole sottolineare l’importanza strategica dell’acqua per la vita, le attività umane e per qualsiasi progetto di sviluppo sostenibile rivolto alla riduzione della povertà, della fame e alla salvaguardia ambientale.

L’Assemblea ONU esprime anche profonda preoccupazione per gli scarsi risultati ottenuti finora per il dimezzamento della percentuale di popolazione mondiale che non ha accesso all’acqua potabile né a servizi igienici di base. Con il 2013 si vuole dare un importante impulso alla cooperazione nel settore idrico sviluppando e attuando, su questo tema, proposte nei vari Stati a tutti i livelli e con cooperazioni internazionali. Uno degli obiettivi è anche la sensibilizzazione dei cittadini e dell’opinione pubblica in generale sui problemi riguardanti le risorse idriche e sulle possibili soluzioni, stimolando la formulazione e lo sviluppo di nuove idee e progetti. Si raggiungeranno risultati concreti? Oppure si dimostrerà solo una bella iniziativa priva di concretezza? Sarà un anno scritto sulla sabbia, cancellato da un piccolo frangente, o renderà strategico il tema della cooperazione idrica? Intanto con questo post cerco di informare e sottolineare l’importanza del problema.

In generale, le dichiarazioni (osservanze) delle Nazioni Unite relative a giornate, settimane, anni e decadi, contribuiscono alla concreta realizzazione della Carta delle Nazioni Unite e a promuovere importanti azioni globali su temi d’importanza planetaria: questioni sociali, diritti umani, cultura, ambiente, salute. Il primo anno internazionale dell’ONU venne proclamato per il 1959 e riguardava i rifugiati.

Alcuni dati possono aiutarci ad inquadrare meglio il problema dell’acqua: negli ultimi freshwater_quantity002-300x199anni l’11% della popolazione mondiale, nei Paesi più ricchi, ha consumato circa l’88% dell’acqua potabile utilizzata dall’umanità. La Commissione mondiale per l’acqua ha stimato in 40 litri pro capite giornalieri, la quantità minima d’acqua necessaria per soddisfare i bisogni essenziali. In Italia il consumo giornaliero d’acqua è di 250 litri circa pro capite, a fronte di una media europea di 165 litri. Nel mondo siamo terzi, dietro Stati Uniti (425 litri pro capite) e Canada (350 litri pro capite). Si tratta di quantità decine di volte superiori a quelle disponibili in molti Paesi africani.

L’acqua dolce disponibile più facilmente per le popolazioni è quella delle falde acquifere. L’immagine indica la stima della distribuzione di acqua dolce delle falde acquifere nei vari continenti.

Per ulteriori informazioni:     http://www.unwater.org/

 http://www.unwater.org/watercooperation2013/slogan.html
http://unipd-centrodirittiumani.it/it/news/Nazioni-Unite-2013-Anno-internazionale-della-cooperazione-in-materia-di-acqua/2749

http://www.orizzontenergia.it/news.php?id_news=2062