DNA sintetico

     DNA e RNA sono le molecole alla base della vita che conosciamo noi. Sono le uniche molecole in grado di duplicarsi e trasmettere i caratteri ereditari ai discendenti di tutte le forme di vita terrestri. Le lettere di questo “codice” ereditario sono i nucleotidi e le parole che essi formano sono i geni. L’intero vocabolario che comprende tutti i geni di un individuo costituisce il genoma.

Alcuni gruppi di ricerca hanno cercato di “costruire” molecole in grado di autoduplicarsi in laboratorio.

Sono trascorsi ormai oltre due anni dall’annuncio di Craig Venter, sulla rivista Science, della costruzione in laboratorio di una cellula con DNA sintetico. Per molto tempo non si è saputo più nulla. Qual è situazione?

   C’è stata un’indagine di una Commissione voluta dal Presidente USA Obama sui rischi per la salute e la sicurezza delle applicazioni di questa scoperta. La paura principale è sempre quella di un potenziale rischio batteriologico. Nelle intenzioni del gruppo di ricerca di Venter invece c’è la creazione di batteri da utilizzare nelle situazioni di grave inquinamento ambientale, la produzione di farmaci e vaccini sempre più efficaci. Lo scopo non è certo quello di creare la vita artificiale. Si tratta di una cosa troppo complessa e rischiosa: non vale  neanche la pena di ipotizzarla.

   Quest’unica cellula con DNA sintetico venne chiamata Mycoplasma laboratorium ed ha le dimensioni di un batterio. Il suo DNA è circa 3000 volte più piccolo e semplice di quello di una cellula umana. Questo dato dovrebbe già bastare per stabilire le dovute proporzioni e differenze. Il batterio è stato svuotato del suo DNA originario ed è stato sostituito da quello artificiale. Il DNA sintetico sarebbe in grado di dare comandi per svolgere un certo numero di funzioni e questo lo rende particolarmente interessante, ma le possibili applicazioni concrete sono ancora da venire. Si è trattato di utilizzare una cellula preesistente. Invece è ben più complessa la costruzione di un’intera cellula con tutte le sue strutture e organuli nucleari e citoplasmatici!

   In Gran Bretagna invece, quest’anno sono stati pubblicati i risultati di ricerche effettuate al Medical Research Council Laboratory of Molecular Biology in cui si rivela di aver ottenuto nuove molecole in grado di duplicarsi, chiamate acidi xenonucleici (XNA). L’XNA è stato ottenuto sostituendo il desossiribosio del DNA con altri zuccheri e modificando alcuni enzimi del DNA-polimerasi che permettono l’autoduplicazione.

Le ricerche continuano per cercare di scoprire possibili applicazioni in campo medico e biotecnologico.

Foto di XNA tratta dal TG1.  www.tg1.rai.it