Vesta: la Terra-bambina

Vesta_Dawn     In qualche post ci siamo già occupati della forma e delle dimensioni della Terra, ma il nostro Pianeta non è stato sempre così: la sua formazione è stata graduale. Naturalmente non abbiamo certezze sul modo in cui si è formata ma solo ipotesi. Una delle prime ipotesi è stata quella di Kant e Laplace, secondo la quale il Sistema solare si sarebbe formato da una nube di gas che per raffreddamento e successiva condensazione avrebbe dato origine prima al Sole e poi per distacco dei materiali ai vari pianeti. Oggi sappiamo che non può essere andata così, anche  per la diversa composizione dei materiali del Sole e dei pianeti. Secondo la maggioranza degli astronomi invece, una nube interstellare di polveri e gas si sarebbe contratta per effetto della gravità e avrebbe assunto la forma di un disco in rotazione intorno al suo nucleo. Dalla condensazione del nucleo, oltre il 90% della massa della nube, si sarebbe originato il Sole. Il restante 10%, nei milioni di anni successivi, si sarebbe aggregato formando dei protopianeti. Qui i pareri si dividono: secondo alcuni la prototerra era più grande di quella attuale e in seguito avrebbe dato origine alla Luna, ad esempio a causa dell’impatto di un gigantesco asteroide; secondo altri Terra e Luna si sarebbero formate indipendentemente con i materiali che via via si aggiungevano ai protopianeti per effetto della forza di gravità.

Cosa c’entra Vesta? E cos’è Vesta? È il secondo asteroide per dimensioni, dopo Ceres (o Cerere), della fascia principale, quella compresa tra Marte e Giove ma è il più luminoso e può essere visto anche ad occhio nudo. Ha una forma quasi sferica, assomiglia a una “grossa patata”, ma con un diametro di circa 530 km! Un gigante tra i suoi simili. Si tratta di un protopianeta di circa 4 miliardi di anni: la Terra bambina! Ceres (circa 950 km di diametro) venne scoperto nel 1801 dall’astronomo italiano Giuseppe Piazzi, invece Vesta fu scoperto nel 1807 dall’astronomo tedesco Heinrich Wilhelm Olbers. La situazione attuale di Vesta sembra molto simile a quella di un protopianeta. Ce lo indicano sia le analisi dei campioni di roccia arrivati sulla Terra sia le immagini ravvicinate arrivate dalla sonda senza equipaggio Dawn inviata nel 2007. In questo periodo Dawn sta orbitando intorno a Vesta e invia milioni di dati al centro di controllo della NASA. Rimarrà intorno a Vesta fino a luglio 2012, poi raggiungerà Ceres nel 2015, e rimarrà nella sua orbita per circa sei mesi. Dati e immagini ci permettono di vedere com’era la Terra durante la sua formazione, prima che raggiungesse le attuali dimensioni e si formasse l’atmosfera primordiale: montagne, solchi, innumerevoli crateri da impatto. Numerosi filmati riprendono la superficie e la rotazione di Vesta.

Nell’immagine: Vesta e il logo NASA della missione Dawn.

Per saperne di più: Breve video della NASA sulla superficie e la rotazione di Vesta;

Vesta; Ceres; Dawn.

Ora c’è un bell’articolo su Science e sul blog Galileo: http://www.galileonet.it/articles/4fabaff272b7ab32e7000001 , con un archivio di foto riprese dalla sonda Dawn. Consiglio la lettura dell’articolo di Martina Saporiti pubblicato su Galileo lo scorso 11 maggio e la riproduzione delle immagini.

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